Vittorio Emanuele e la confessione shock sull’omicidio di Hamer: il video
Un colpo di scena d’eccezione, quello che incastra Vittorio Emanuele di Savoia come unico responsabile della morte di Dirk Hamer, il ragazzo diciannovenne morto nel lontano 1978. Ad inchiodare il principe è un video in cui viene ripreso durante la sua permanenza presso il carcere di Potenza, nel 2006, come indagato nell’ambito del processo Vallettopoli.
Nel video, ottenuto grazie ad una microcamera nascosta e pubblicato da Il Fatto, si vede passeggiare il principe tra i letti a castello della sua cella mentre discute con i compagni. Si commentano le notizie del tg che parlano di lui mentre i coindagati lo rassicurano su una sua probabile uscita dal carcere in tempi brevi. È questo l’input che fa partire la confessione; senza nascondere il suo compiacimento, il principe racconta del suo processo di Parigi, del fatto che avesse torto e della bravura della sua “batteria di avvocati” che lo scagionarono dal reato. Il principe ricorda la traiettoria dei proiettili che colpirono Dirk Harmer e sberleffa, tra una risata e l’altra, i giudici che lo assolsero.
La vicenda risale al lontano 1978 quando, nei pressi dell’Isola di Cavallo, in Corsica, si trovavano ormeggiate tre imbarcazioni: Il Panfilo di Vittorio Emanuele, quello del medico Niki Pende e una barca con dei ragazzi. Verso ora di cena, qualcuno approfitta del gommone dei Savoia e Vittorio Emanuele si rivolge a Pende per delle spiegazioni. Una richiesta tutt’altro che pacifica, dato che Vittorio Emanuele si muove armato di carabina; la discussione assume toni accesi, partono dei colpi e uno ferisce alla gamba il giovane sull’imbarcazione vicina. Dopo l’incidente, il ragazzo fu portato in Germania per le cure; malauguratamente in seguito a una serie di interventi e all’amputazione della gamba ferita, a 4 mesi dall’incidente il ragazzo perse la vita.
In merito alla vicenda il Principe si è sempre dichiarato innocente, ritenendolo la rovina della sua vita in quanto, secondo lui, la gente lo aveva condannato senza aspettare il giudizio. In effetti, la sentenza scagionò Vittorio Emanuele dalla colpa di omicidio imputatagli, mentre fu condannato a sei mesi con condizionale per il porto d’armi abusivo. Era prevista, però, un’amnistia e come dice lui stesso nel video: “non l’hanno neanche scritto”.
Soddisfazione e rabbia per la sorella del ragazzo ucciso, Birgit Hamer, che dalla morte si batte affinché sia fatta giustizia per suo fratello. La donna ha commentato così l’accaduto: “Guardare quel video è orrendo, ma dà anche un grandissimo sollievo. Ora quel signore non potrà mai più sostenere che non ha sparato a mio fratello: ho vinto la mia battaglia, anzi quella di Dirk”.