Vittorio Brumotti e la troupe di Striscia aggrediti a Palermo: spari contro l’auto
Vittorio Brumotti, popolare inviato di Striscia la Notizia, è stato aggredito insieme alla troupe che lo accompagnava nel quartiere Zen 2 di Palermo: è accaduto oggi pomeriggio nel capoluogo siciliano, mentre Brumotti stava cercando di documentare come viene gestito lo spaccio di stupefacenti. Improvvisamente, usciti dall'auto, lui e i suoi collaboratori sono stati accerchiati da un folto gruppo di residenti del quartiere.
Gli inviati di Striscia sono rientrati nell'auto blindata per ripararsi dagli aggressori, quando il tetto della vettura è stato sfondato da un pesante blocco di cemento lanciato da un piano alto di una casa. Poco dopo la portiera è stata perforata da un colpo di arma da fuoco, sembra di calibro 12 (lo sta esaminando la polizia). Brumotti e i suoi collaboratori sono riusciti a mettersi in salvo solo grazie all'intervento della polizia e dei carabinieri. E' stato grazie al provvidenziale intervento delle forze dell'ordine che nessun membro della troupe non ha riportato ferite.
Brumotti si è recato sul posto più volte in questi giorni. Fra i padiglioni dello Zen 2 stava tentando di ricostruire il giro dello spaccio facendo domande dirette ai residenti. Oggi la situazione è degenerata. La troupe è stata accerchiata da una ventina di persone ed è partito il lancio di pietre e il colpo di pistola. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri che stanno indagando sul caso. Determinanti saranno le immagini riprese proprio dalle telecamere della troupe.
Un mese fa Brumotti aggredito a Caivano da otto spacciatori
L'aggressione di Palermo fa seguito a quella avvenuta poco più di un mese fa a Caivano, quando Brumotti stava documentando lo spaccio di droga al Parco verde: "L’inviato di Striscia – aveva riferito la redazione della trasmissione tv – e la sua squadra non hanno nemmeno fatto in tempo a scendere dall’auto blindata, che sono stati circondati da 7-8 persone (tra cui un bambino) incappucciate che hanno cercato di aprire le portiere, minacciandoli di morte. Falliti i tentativi di aprire l’auto, i delinquenti hanno impugnato bastoni e una sedia con cui hanno sfasciato la carrozzeria e cercato di rompere i vetri, che per fortuna hanno resistito. Solo l’intervento dei Carabinieri ha interrotto la violenta aggressione, ma gli agenti non sono riusciti a fermare nessuno dei camorristi. Intanto dalle finestre dei palazzi intorno continuavano ad arrivare insulti e minacce di morte nei confronti dell’inviato del Tg satirico e dei suoi collaboratori".