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Vittoria, freddato con un colpo di fucile in pieno volto

Ha atteso il suo ritorno a casa per ucciderlo: un solo colpo di pistola in pieno volto; il movente sarebbe passionale. L’omicida – vittoriese di 57 anni – è un commerciante di prodotti ortofrutticoli, geloso di sua moglie.
A cura di Fabio Giuffrida
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Si chiamava Giorgio Saillant, l'uomo freddato a Vittoria, davanti alla sua abitazione, nel quartiere Forcone. Era un vigile del fuoco di 57 anni – in servizio come capo reparto nel comando provinciale di Ragusa – che è stato ucciso con un colpo di fucile in pieno volto. Stava parcheggiando la sua auto, aveva terminato il suo turno di lavoro, quando qualcuno, all'improvviso, gli ha sparato, cagionandone subito la morte. A sentire gli spari e ad accorgersi del terribile agguato – avvenuto intorno alle 21 – la moglie dell'uomo. L'assassino conosceva bene le abitudini di Saillant.

Omicidio forse per motivi passionali

Inizialmente si era ipotizzato che potesse trattarsi di un regolamento di conti: la dinamica dei fatti faceva pensare ad un agguato mafioso. Poi, però, scandagliandolo la vita privata della vittima, è emerso che fosse un uomo totalmente "pulito": nessun contatto con la criminalità organizzata, una vita esemplare. A quel punto gli inquirenti si sono concentrati sulla vita privata di Saillant: il movente dell'omicidio, infatti, potrebbe essere passionale. Il presunto omicida – bloccato in casa della madre – sarebbe stato geloso della moglie sospettando che la stessa avesse una relazione con la vittima.

Saillant era entrato nel corpo dei Vigili del Fuoco nel 1983 a Milano dove aveva lavorato per circa 7 anni; nel 1990 il trasferimento a Ragusa e subito dopo una breve permanenza a Catania e Pistoia. Nessun procedimento disciplinare, nessun precedente penale.

L'assassino ha confessato

L'uomo è stato interrogato in commissariato a Vittoria, dopo che gli inquirenti hanno esaminato le immagini della videosorveglianza nel quartiere Forcone e dopo aver sentito amici e parenti. Il presunto assassino – commerciante di prodotti ortofrutticoli che ha lavorato anche in Inghilterra – ha reso dichiarazioni spontanee ammettendo le sue responsabilità. Intanto il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, e il sostituto procuratore Monica Monego hanno disposto l'autopsia sul cadavere.

L'assassino – precisa l'Agiavrebbe visto la vittima con una donna e così avrebbe sofferto pensando a sua moglie. "Una vicenda triste, da un lato la morte violenta di un uomo, dall'altro il dramma di chi ha ammesso le proprie responsabilità" è il commento del Procuratore di Ragusa Carmelo Petralia.

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