Vittoria dei rider di Just Eat: hanno un contratto con stipendio, tredicesima, malattie e ferie
"Oggi viene fatta la storia del lavoro su piattaforma". Sono le prime nove parole pronunciate da Yiftalem Parigi, il rider eletto rappresentante sindacale di Just Eat a Firenze con il Nidil Cgil, per commentare quella che è, a tutti gli effetti, una conquista storica per migliaia di fattorini: Per la prima volta – continua Parigi – una multinazionale del food-delivery firma un accordo con i sindacati maggiormente rappresentativi nel settore. A noi riders di Just Eat sarà riconosciuta una paga oraria, il TFR, la tredicesima, la quattordicesima, le ferie, la malattia, la maternità, i congedi parentali e i diritti sindacali. "Ognuno di noi – spiega il sindacalista – d'ora in avanti guadagnerà almeno 9,70 euro ogni ora (comprensivo di TFR, tredicesima, quattordicesima, ferie) più indennità di 0,25 a consegna; dopo due anni la paga passerà 11,70€ all'ora più indennità di 0,25 a consegna. L'accordo con Justeat fa ottenere a noi riders una paga all'ora piena, verranno retribuiti i tempi di consegna e pure i tempi di attesa tra una consegna e l'altra".
L'accordo annunciato a novembre
L'accordo arriva dopo una lunga e non semplice trattativa tra i colosso del food delivery e i sindacati. Già a inizio novembre l'azienda aveva annunciato l'importante novità in una mail inviata ai fattorini: "Just Eat, leader nel mercato della consegna di cibo a domicilio, annuncia l’arrivo in Italia nel 2021 di ‘Scoober‘, il modello di delivery già attivo in alcuni dei paesi del gruppo, e in linea con la strategia europea, che inquadra i rider come lavoratori dipendenti, consentendo loro di avere più vantaggi e tutele e conservando la flessibilità e la possibilità di operare combinando studio e altre attività". Nella comunicazione si spiegava che tutti i rider avrebbero goduto di regolari tutele, anche assicurative. "Come leader di mercato del digital food delivery – affermava l'azienda – Just Eat vuole offrire ai rider le migliori condizioni di lavoro, i migliori vantaggi e tutele possibili, e assicurare loro il miglior inquadramento occupazionale che può offrire al momento il panorama italiano".
Cgil, Cisl e Uil: "Rider Just Eat titolari di pieni diritti, finalmente"
L'impegno dell'azienda si è concretizzato oggi con la firma dello storico accordo tra i rappresentanti di JustEatTAKEAWAY.com Express Italy Srl e i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil. Al negoziato hanno preso parte anche alcune associazioni di rider aderenti alla rete Rider X i Diritti. "Un risultato importante – affermano Cgil, Cisl, Uil in una nota congiunta -, frutto di un lungo confronto tra le parti, che finalmente restituisce la giusta dignità all’attività di questi lavoratori e di queste lavoratrici, affermando diritti ed eque tutele contrattuali. Dopo un’intensa negoziazione, che ha dovuto tener conto delle specificità particolari del lavoro dei rider, che intreccia il punto di vista sindacale a quello giuridico-istituzionale e giurisprudenziale, Just Eat Takeaway ha accettato di applicare ai rider il Contratto nazionale Trasporti Merci e Logistica integralmente, convenendo con la proposta del sindacato e ritenendolo idoneo alle proprie necessità, articolando le diverse clausole e la necessità di maggiore flessibilità organizzativa attraverso un accordo aziendale". Grazie all'accordo i fattorini di Just Eat diventano finalmente lavoratori dipendenti a tutti gli effetti: godranno di paga base, legata ai minimi contrattuali e non alle consegne, TFR, previdenza, integrazione salariale in caso di malattia, infortunio, maternità/paternità, ferie, orario di lavoro minimo garantito, maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno, rimborso spese per uso mezzo proprio, dpi adeguati e diritti sindacali. L'accordo prevede inoltre un premio di valorizzazione, "che – spiegano i sindacati – tiene conto delle consegne effettuate, limitando le stesse ad un massimo di quattro nell’arco di un’ora, al fine di ridurre al minimo il rischio per la salute e la sicurezza dei rider".
Cgil Cisl e Uil auspicano ora "che le altre piattaforme seguano il modello di subordinazione oggi definito per creare una situazione di parità di condizioni. Non c’è bisogno di inventarsi nulla, le regole e i contratti nazionali esistono già. È importante continuare a lavorare insieme per perseguire un’idea di crescita e di sviluppo che sappia tenere insieme produzione, qualità e buona occupazione, profitto e sicurezza, tutto ciò rimettendo al centro il valore della persona, in un contesto di relazioni sindacali partecipativo, improntato al dialogo".