video suggerito
video suggerito

Vittoria dei rider di Just Eat: hanno un contratto con stipendio, tredicesima, malattie e ferie

I rappresentanti di JustEatTAKEAWAY.com Express Italy Srl e i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil hanno firmato oggi uno storico accordo: i lavoratori della società di food delivery avranno, oltre a uno stipendio minimo, TFR, previdenza, integrazione salariale in caso di malattia, infortunio, maternità/paternità, ferie, orario di lavoro minimo garantito diritti sindacali e molto altro.
A cura di Davide Falcioni
65.243 CONDIVISIONI
Immagine

"Oggi viene fatta la storia del lavoro su piattaforma". Sono le prime nove parole pronunciate da Yiftalem Parigi, il rider eletto rappresentante sindacale di Just Eat a Firenze con il Nidil Cgil, per commentare quella che è, a tutti gli effetti, una conquista storica per migliaia di fattorini: Per la prima volta – continua Parigi – una multinazionale del food-delivery firma un accordo con i sindacati maggiormente rappresentativi nel settore. A noi riders di Just Eat sarà riconosciuta una paga oraria, il TFR, la tredicesima, la quattordicesima, le ferie, la malattia, la maternità, i congedi parentali e i diritti sindacali. "Ognuno di noi – spiega il sindacalista – d'ora in avanti guadagnerà almeno 9,70 euro ogni ora (comprensivo di TFR, tredicesima, quattordicesima, ferie) più indennità di 0,25 a consegna; dopo due anni la paga passerà 11,70€ all'ora più indennità di 0,25 a consegna. L'accordo con Justeat fa ottenere a noi riders una paga all'ora piena, verranno retribuiti i tempi di consegna e pure i tempi di attesa tra una consegna e l'altra".

Immagine

L'accordo annunciato a novembre

L'accordo arriva dopo una lunga e non semplice trattativa tra i colosso del food delivery e i sindacati. Già a inizio novembre l'azienda aveva annunciato l'importante novità in una mail inviata ai fattorini: "Just Eat, leader nel mercato della consegna di cibo a domicilio, annuncia l’arrivo in Italia nel 2021 di ‘Scoober‘, il modello di delivery già attivo in alcuni dei paesi del gruppo, e in linea con la strategia europea, che inquadra i rider come lavoratori dipendenti, consentendo loro di avere più vantaggi e tutele e conservando la flessibilità e la possibilità di operare combinando studio e altre attività". Nella comunicazione si spiegava che tutti i rider avrebbero goduto di regolari tutele, anche assicurative. "Come leader di mercato del digital food delivery – affermava l'azienda – Just Eat vuole offrire ai rider le migliori condizioni di lavoro, i migliori vantaggi e tutele possibili, e assicurare loro il miglior inquadramento occupazionale che può offrire al momento il panorama italiano".

Cgil, Cisl e Uil: "Rider Just Eat titolari di pieni diritti, finalmente"

L'impegno dell'azienda si è concretizzato oggi con la firma dello storico accordo tra i rappresentanti di JustEatTAKEAWAY.com Express Italy Srl e i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil. Al negoziato hanno preso parte anche alcune associazioni di rider aderenti alla rete Rider X i Diritti. "Un risultato importante – affermano Cgil, Cisl, Uil in una nota congiunta -, frutto di un lungo confronto tra le parti, che finalmente  restituisce la giusta dignità all’attività di questi lavoratori e di queste lavoratrici, affermando diritti ed eque tutele contrattuali. Dopo un’intensa negoziazione, che ha dovuto tener conto delle specificità particolari del lavoro dei rider, che intreccia il punto di vista sindacale a quello giuridico-istituzionale e giurisprudenziale, Just Eat Takeaway ha accettato di applicare ai rider il Contratto nazionale Trasporti Merci e Logistica integralmente, convenendo con la proposta del sindacato e ritenendolo idoneo alle proprie necessità, articolando le diverse clausole e la necessità di maggiore flessibilità organizzativa attraverso un accordo aziendale". Grazie all'accordo i fattorini di Just Eat diventano finalmente lavoratori dipendenti a tutti gli effetti: godranno di paga base, legata ai minimi contrattuali e non alle consegne, TFR, previdenza, integrazione salariale in caso di malattia, infortunio, maternità/paternità, ferie, orario di lavoro minimo garantito, maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno, rimborso spese per uso mezzo proprio, dpi adeguati e diritti sindacali. L'accordo prevede inoltre un premio di valorizzazione, "che – spiegano i sindacati – tiene conto delle consegne effettuate, limitando le stesse ad un massimo di quattro nell’arco di un’ora, al fine di ridurre al minimo il rischio per la salute e la sicurezza dei rider".

Cgil Cisl e Uil auspicano ora "che le altre piattaforme seguano il modello di subordinazione oggi definito per creare una situazione di parità di condizioni. Non c’è bisogno di inventarsi nulla, le regole e i contratti nazionali esistono già. È importante continuare a lavorare insieme per perseguire un’idea di crescita e di sviluppo che sappia tenere insieme produzione, qualità e buona occupazione, profitto e sicurezza, tutto ciò rimettendo al centro il valore della persona, in un contesto di relazioni sindacali partecipativo, improntato al dialogo".

65.243 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views