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Vittime della mafia, oggi il giorno del ricordo indetto da Libera

900 vittime innocenti di mafia, camorra, ‘ndrangheta e criminalità organizzata. Don Luigi Ciotti ricorda la triste vicenda di Elisa Claps e critica l’omertà delle città meridionali.
A cura di Alessio Viscardi
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Migliaia di giovani e meno giovani per la manifestazione indetta da Libera a Potenza in ricordo delle oltre 900 vittime innocenti di mafia, camorra, ‘ndrangheta e criminalità organizzata. È la sedicesima edizione dell'iniziativa voluta da Don Luigi Ciotti per mantenere vivo il ricordo delle persone uccise dalla malavita: “L'elenco è sempre più lungo, ma il nostro Paese se ne dimentica troppo in fretta”. La lettura della liste di tutte le vittime innocenti è stata commovente oggi e Don Ciotti ha sottolineato che “ogni anno vogliamo leggere quello che, purtroppo, è un elenco sempre più lungo. Così come è importante che l'impegno sia di tutti i giorni perché la speranza e la libertà devono essere un impegno quotidiano”. Manifestazione che arriva in un momento delicato, dopo le dichiarazioni di Roberto Saviano: "La mafia vuole il Ponte sullo Stretto", dopo l'arresto di Totò Cuffaro per Mafia e la triste elezione di Reggio Calabria come città più mafiosa d'Italia.

A Potenza, il corteo è partito da piazza Bologna e confluito nel piazzale della Regione. In testa, Filomena Iemma e Gildo Claps, mamma e fratello di Elisa Claps – la sedicenne di Potenza scomparsa nel 1993 e uccisa probabilmente da Danilo Restivo, che protetto dall'omertà della cittadina meridionale è tornato a colpire in Inghilterra. Il cadavere della giovane venne ritrovato l'anno scorso nel sottotetto della basilica di Potenza, commozione nelle parole di Don Ciotti quando ricorda lei e tutte le altre vittime innocenti di mafie e collusioni.

Sono in 80 mila secondo gli organizzatori i giovani intervenuti per la manifestazione. Don Marcello Cozzi, coordinatore di Libera in Basilicata, alla testa del corteo assieme ai parenti di alcune delle 900 vittime innocenti. Anche ieri sera, in una veglia di preghiera, la triste lista dei loro nomi è stata recitata con tono solenne.

Il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, in corteo ha dichiarato a nome delle istituzioni che: “È fondamentale partecipare perché qui c'è gran parte dell'Italia buona e noi non possiamo non esserci anche perché, soprattutto nel Mezzogiorno, le infiltrazioni malavitose sono un freno straordinario alla crescita e allo sviluppo. Una nuova Italia non si può costruire senza l'impegno di tutti, ciascuno con le proprie responsabilità”.

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