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Vittima di bullismo, studentessa tenta il suicidio a scuola: compagni riescono a fermarla appena in tempo

Il drammatico episodio in una scuola nella provincia di Massa Carrara: la giovane stava per lanciarsi da una finestra quando alcuni compagni se ne sono accorti e insieme a un docente sono riusciti a riportarla in classe. Come ipotesi principale dietro al drammatico gesto viene ipotizzata una storia di bullismo.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Tanta paura qualche giorno fa in una scuola della provincia di Massa Carrara dove una ragazza ha tentato di togliersi la vita. La studentessa, ancora minorenne, avrebbe provato a gettarsi dalla finestra del terzo piano della scuola. Fortunatamente alcuni compagni hanno capito cosa stava succedendo e sono riusciti a fermarla: quando hanno visto che stava scavalcando la finestra sono intervenuti riuscendo ad afferrarla per la maglia.

A quanto ricostruito, nel momento in cui la studentessa è stata bloccata, il suo corpo era già molto sbilanciato verso il vuoto. I suoi compagni sarebbero riuscita a salvarla solo per una questione di decimi di secondo. Dopo averla afferrata hanno iniziato a chiedere aiuto per attirare l'attenzione del resto della classe in modo da riuscire a riportare la ragazza dentro l'aula. Subito si è avvicinato alla finestra anche un professore che ha aiutato gli studenti a mettere in salvo la ragazza.

Poi sul posto è intervenuta un'ambulanza per i controlli del caso: la giovane fisicamente sta bene, non ha riportato alcuna lesione nel tentativo di gettarsi nel vuoto.

L’episodio ha chiaramente scosso i ragazzi della scuola, che ora saranno per un periodo di tempo supportati e ascoltati da psicologi e docenti. Intanto dell’accaduto è stato informato il tribunale dei minori e sono in corso le dovute indagini dei carabinieri, intervenuti sul posto.

Come ipotesi principale dietro al drammatico gesto viene ipotizzata una storia di bullismo, per presunte ripetute prese in giro da parte di altri ragazzi. Ma gli inquirenti sono chiamati a verificare anche eventuali altre motivazioni.

Su quanto accaduto è intervenuta Donatella Campione, senatrice della Commissione Giustizia del Senato, secondo cui l’episodio accende "per l'ennesima volta i riflettori sul mondo dei giovani, sempre più vulnerabili e sempre più a rischio, in una società dove la violenza non solo fisica, ma anche verbale e psicologica ha raggiunto livelli di guardia”. “Come legislatori – ha aggiunto – abbiamo il dovere di intervenire in ogni modo, non solo a livello normativo, ma lavorando sulla prevenzione in ogni ambito sociale e culturale. Non possiamo rassegnarci, è importante che su questo tema la politica sia unita e parli con una voce sola".

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