Viterbo, uccide la moglie e il figlio e poi si suicida
Una tragedia familiare quella che si è consumata stamattina alle 7.40, nel comune di Acquapendente in provincia di Viterbo. Un uomo di 40 anni, titolare di un bar pizzeria, ha ucciso la moglie e il figlio e successivamente si è tolto la vita nella sua abitazione situata in località La Sbarra.
L’arma con la quale l’uomo ha consumato il tragico delitto pare essere un oggetto contundente, e non un fucile come si era ipotizzato inizialmente. Oltre a tale oggetto, pare che l’uomo si sia servito anche di un’arma da taglio. Ancora non è chiaro di quale arma si tratti, attualmente sono in corso le indagini dei carabinieri di Montefiascone e del comando provinciale di Viterbo. A scoprire l’accaduto è stato un cognato dell’uomo che, preoccupandosi della sua assenza al bar pizzeria, di cui era titolare insieme al padre, ha provato a telefonarlo. Non ricevendo alcuna risposta, l’uomo si è recato nei pressi dell'abitazione e ha citofonato a lungo, successivamente ha deciso di sfondare una finestra dell’appartamento. Entrato nell’abitazione, ha notato i corpi senza vita sul pavimento e si è messo ad urlare. I vicini, sentite le urla, hanno subito avvertito il 112.
Sul posto sono sopraggiunti amici di famiglia e il Sindaco di Acquapendente mentre nell’appartamento sono adesso in corso i rilievi e gli accertamenti dei carabinieri e della polizia scientifica, che lavorano fianco a fianco per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto.