Viterbo, precipita elicottero dell’Esercito: due morti
È stato ritrovato l’elicottero scomparso nei pressi di Viterbo. Come si temeva, il velivolo dell’Esercito è caduto. A bordo del mezzo, secondo quanto apprende l’Ansa, sono stati ritrovati due cadaveri. L’elicottero era scomparso dai radar intorno alle 13 nella zona di Monte Marta, dove l’Enel aveva segnalato una linea elettrica tranciata. Tra le cause dell'incidente, si ipotizza l'urto del mezzo contro i cavi dell'alta tensione.Subito altri elicotteri dell’Esercito si sono alzati in volo per le ricerche e, da quanto si apprende, era stata “effettuata richiesta da parte del Comando dei vigili del fuoco di Viterbo alla Wind per il tracciamento del numero cellulare del pilota”. L’elicottero si trovava in una zona abitualmente impiegata per l'addestramento e le esercitazioni dell'Aves.
AGGIORNAMENTO – A bordo dell'elicottero dell'esercito caduto nel viterbese c'era il generale Giangiacomo Calligaris, 57 anni, capo dell'aviazione dell'esercito. L’altra vittima è Paolo Lozzi, un allievo che stava effettuando un volo di addestramento. Il generale Calligaris, napoletano, aveva assunto il comando dell'aviazione dell'esercito nel marzo 2013. In passato ha operato in tanti teatri internazionali, dall'Operazione “Joint Guardian” in Kosovo, all'Antica Babilonia in Iraq dove è stato vice-comandante dell'Italian Joint Task Force Iraq. Il generale è stato coordinatore delle operazioni ISAF in Afghanistan, in Ciad ed ad Haiti per il terremoto. Ha inoltre coordinato le operazioni di evacuazione di connazionali dalla Tunisia, dall'Egitto e dalla Libia nel corso della Primavera Araba. In Italia ha partecipato all'Operazione Vespri Siciliani, all'Operazione “Riace”, “Calabria” e “Salento”. Nel corso della carriera Calligaris è stato insignito della Croce d'Oro, Croce d'Argento e Croce di Bronzo al merito dell'Esercito e di numerose onorificenze internazionali.
