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Violenze sessuali e riti satanici in una casa famiglia nel Salento

Dopo la perquisizione dei Carabinieri, la Procura di Lecce contesta a due operatori della struttura i reati di violenza sessuale, sequestro di persona e violenza privata.
A cura di Redazione
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Erano i piccoli ospiti di una casa-famiglia a Taviano, nel Salento. Lì gli operatori si sarebbero dovuti prendere cura di soggetti a rischio, ospitati nella casa di accoglienza per l'assenza o l'incapacità temporanea o permanente dei genitori. Quella stessa casa-famiglia, invece, potrebbe essere diventata per i ragazzi un inferno talvolta peggiore di quello da cui fuggivano. La denuncia è partita dall'ospite più grande, una ragazza di 18 anni che, dopo la verifica di alcune denunce da parte dei carabinieri, ha rivelato dettagli raccapriccianti. Un'altra giovane di 15 anni ha spiegato che più volte era stata costretta a guardare film dal contenuto esplicito e, impossibilitata a scappare, veniva ripetutamente palpeggiata. Bambini di 6 anni venivano chiusi nelle loro stanze, senza né cibo né acqua, e picchiati dagli assistenti. Riti satanici che precedevano abusi sessuali venivano invece eseguiti in una chiesa sconsacrata a Marina di Mancaversa ai danni di una ragazza di 15 anni. Queste alcuni dei racconti che le forze dell'ordine sono state chiamate a verificare in una perquisizione che ha portato alla luce corde, film horror e libri esoterici. Il sostituto procuratore Paola Guglielmi della Procura di Lecce ha notificato i capi di accusa a due degli operatori della struttura. I reati sarebbero di violenza sessuale, sequestro di persona e violenza privata.

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