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Violenze in casa di riposo, operatori si accanivano sui più fragili: incastrati da audio e video

I Carabinieri di San Donà di Piave hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro operatori socio sanitari indagati per concorso in maltrattamenti aggravati in danno di anziani ospiti di una Residenza Sanitaria Assistenziale.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Maltrattamenti aggravati in danno di anziani ospiti di una Residenza Sanitaria Assistenziale. È con questa accusa che i Carabinieri della Compagnia di San Donà di Piave, supportati da personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Venezia e sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno eseguito questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale lagunare nei confronti di quattro operatori socio sanitari.

Due sono in carcere, gli altri due ai domiciliari. Audio e video documentano continui maltrattamenti ai danni degli anziani: maltrattamenti sia fisici che psicologici compiuti da alcuni degli operatori sociosanitari nei confronti degli ospiti più inermi, dipendenti dalle cure dei sanitari anche per le più basilari incombenze fisiche. Le persone della struttura coinvolte a vario titolo nell'indagine sono nove.

Nell'ambito di questa indagine, il 25 novembre scorso era stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un indagato, anch'egli operatore socio-sanitario della stessa struttura, ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata e continuata. Si tratta di una attività investigativa avviata nell’ottobre del 2022 dopo una segnalazione della nuova direzione della struttura e su input di alcuni parenti degli anziani che venivano lì ospitati. Questo ha dato la possibilità ai militari di acquisire un quadro indiziario a carico degli indagati.

"Sono molto amareggiato, addolorato e indignato per quanto è emerso: personalmente ritengo insopportabile usare qualsiasi forma di violenza nei confronti di chiunque, a maggior ragione nei confronti di chi non ha la possibilità di difendersi e che dovrebbe essere aiutato, anziché vessato, da chi è pagato proprio per farlo e prendersene cura": il commento del sindaco di San Donà di Piave, Andrea Cereser, dopo l'arresto dei quattro operatori socio sanitari della rsa.

"Ringrazio le forze dell'ordine per l'accurato lavoro di indagine svolto e la Direzione della struttura e l'Ulss che, avute le prime segnalazioni, non hanno girato la testa dall'altra parte – aggiunge il sindaco – ma hanno subito interessato degli episodi i Carabinieri, collaborando fattivamente durante le indagini per la raccolta delle prove necessarie che hanno portato poi all'individuazione dei responsabili". Cereser ha voluto rivolgere un pensiero anche a tutti gli altri operatori, "che sono la stragrande maggioranza, che con competenza, diligenza e passione tutti i giorni si prendono cura dei nostri genitori e dei nostri nonni".

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