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Violenza sessuale su bimba di 6 anni a scuola, collaboratore scolastico arrestato dai carabinieri

L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari su ordine del Gip del Tribunale di Palmi che ha emesso per lui un ordine di custodia cautelare su richiesta della locale procura della Repubblica.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Un collaboratore scolastico sessantenne è stato arrestato questa mattina dai carabinieri con la pesantissima accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di sei anni che frequenta lo stesso istituto scolastico in cui l'uomo lavora. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari su ordine del Gip del Tribunale di Palmi che ha emesso per lui un ordine di custodia cautelare su richiesta della locale procura della Repubblica.

I fatti contestati al bidello sarebbero avvenuti nei locali della stessa scuola elementare frequentata dalla piccola e nella quale l’uomo lavora e addirittura in orario scolastico. Lo avrebbe raccontato la stessa piccola dando il via all’indagine, condotta dai carabinieri e coordinata dalla Procura di Palmi, nella città metropolitana di Reggio Calabria.

L’arresto del sessantenne infatti è scattato dopo una denuncia formale presentata dai genitori della piccola che ha raccontato quanto sarebbe avvenuto durante un normale giorno di scuola. Secondo la denuncia formalizzata dai carabinieri di Cinquefrondi, sempre nella città metropolitana di Reggio Calabria, l’aggressione sessuale alla bambina sarebbe avvenuta in una stanza usata come ufficio dall’Istituto.

La piccola ha rivelato di essere andata nella stanza per fare una fotocopia che le aveva chiesto la maestra per la lezione in classe. Qui però sarebbe stata avvicinata dall’adulto, un collaboratore scolastico che avrebbe abusato della piccola. Secondo l’accusa, l’uomo, approfittando del fatto che era solo con la bambina, avrebbe costretto la piccola alunna a subire atti sessuali.

La bambina non ha rivelato subito quanto accaduto ed è tornata normalmente in classe ma poi ha raccontato il gravissimo episodio alla mamma, una volta tornata a casa. La famiglia quindi si è subito rivolta alle forze dell’ordine, facendo scattare l’inchiesta. La bimba ha parlato di carezze, baci e palpeggiamenti nelle parti intime. Per lei è quindi stato attivato in poco tempo il "codice rosso" per le vittime di abusi con una inchiesta lampo dei carabinieri.

La piccola quindi è stata immediatamente ascoltata in audizione protetta, con l’aiuto di una psicologa nominata dai pm, e ha ribadito il suo racconto. Una volta acquisita la testimonianza della bambina i pm hanno chiesto e ottenuto dal Giudice l’immediato arresto dell’uomo.

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