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Violenza sessuale durante una visita, condannato medico a Bergamo

È stato condannato a sei anni di reclusione, a un risarcimento di 20mila euro e alla sospensione della professione un medico che aveva sottoposto una 41enne a una visita durante la quale aveva eseguito – secondo l’accusa – un’ispezione anale con chiari intenti erotici.
A cura di Susanna Picone
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Una sentenza emessa dal tribunale di Bergamo ha riconosciuto colpevole di violenza sessuale un medico che era stato denunciato – in seguito a una visita – da una sua paziente di 41 anni. La donna si era presentata dal medico in questione, in un poliambulatorio di Val Calepio, per una infiammazione alla tiroide e lui l’aveva spinta a sottoporsi a una visita più approfondita. Un’ecografia di controllo durante la quale però ben presto – stando alla denuncia della paziente – il medico avrebbe superato il limite della violenza sessuale. Il radiologo aveva infatti invitato la paziente a spogliarsi, poi però aveva proceduto a un’ispezione anale che la donna ha ritenuto molto poco professionale.

Una visita che il medico avrebbe eseguito senza guanti e con chiari intenti erotici tanto che alla paziente avrebbe pronunciato anche delle frasi a sfondo sessuale. In seguito a questo episodio le forze dell’ordine hanno spinto la donna a tornare dal medico e lui – secondo la sua difesa l’avrebbe fatto solo per “calmarla” – le avrebbe proposto di uscire a cena per discutere della questione. I giudici di Bergamo, nonostante il tentativo degli avvocati del medico, hanno dato ragione alla paziente e hanno condannato l’uomo a sei anni di reclusione, un risarcimento di 20mila euro e la sospensione dall’esercizio della professione medica.

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