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Processo Ciro Grillo

“Violenza sessuale di gruppo”. Modella accusa il figlio di Beppe Grillo e tre amici

Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, è indagato insieme a tre amici per un presunto caso di violenza sessuale di gruppo ai danni di una modella scandinava di vent’anni, che li ha accusati di averla stuprata nella villa di Porto Cervo del comico genovese al termine di una serata di eccessi alcolici. I quattro giovani indagati hanno invece dichiarato che il rapporto sessuale era consenziente.
A cura di Davide Falcioni
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Ciro Grillo, figlio del comico e fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe, è indagato per un caso di presunta violenza sessuale di gruppo insieme e tre amici. Gli abusi sarebbero stati commessi nella villa di Porto Cervo della famiglia Grillo e a subirla sarebbe stata una modella scandinava conosciuta in una discoteca della Costa Smeralda, che ha sporto denuncia. Come spiega Il Secolo XIX – che per primo ha dato la notizia – la presunta vittima sarebbe una ragazza di 20 anni che ha raccontato di essere stata stuprata al termine di una notte di eccessi di bevande alcoliche.

Gli indagati: "Il rapporto sessuale con la modella è stato consenziente"

Dal canto loro i quattro indagati, tutti figli di stimati professionisti della cosiddetta "Genova bene", hanno dichiarato che il rapporto con la ragazza è stato consenziente. I quattro giovani ieri sono stati interrogati per ore dal magistrato Laura Bassani, pubblico ministero della Procura di Tempio Pausania, titolare del fascicolo. Intanto i carabinieri di Milano hanno acquisito tutti i cellulari e un filmato, la cui interpretazione però non sarebbe univoca. Secondo la vittima il video proverebbe la violenza, mentre per i legali dei quattro dimostrerebbe il contrario, cioè che la ragazza era consenziente. Ciro Grillo e i suoi tre amici si sono difesi negando ogni accusa e i loro avvocati hanno messo in evidenza alcune incongruenze che sarebbero emerse dal racconto fornito dalla modella alle forze dell'ordine durante la denuncia.

La modella ha sporto denuncia dieci giorni dopo i fatti

Secondo i quattro giovani e i loro legali sarebbero in particolare tre gli elementi di debolezza dell'accusa: in primis il ritardo con cui è stata sporta la denuncia da parte della modella, che ha raccontato la presunta violenza subita dopo essere tornata a Milano, una decina di giorni dopo i fatti. La giovane inoltre avrebbe proseguito la vacanza per un'altra settimana e in questo lasso di tempo avrebbe pubblicato foto e video del suo viaggio sui social network. Elementi che – secondo i difensori di Grillo e dei suoi amici – potrebbero dimostrare che non c'è mai stata nessuna violenza sessuale nei suoi confronti. Saranno però le indagini a fare piena luce.

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