Violenza sessuale di gruppo, chiesto il rinvio a giudizio per Ciro Grillo e 3 amici
La procura di Tempio Pausania ha chiesto il rinvio a giudizio per Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5s Beppe, e i suoi tre amici nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza italo norvegese residente a Milano. I fatti risalgono all'estate del 2019, teatro della presunta violenza di gruppo la casa di Grillo a Porto Cervo, in Sardegna. All'epoca dei fatti la giovane che ha denunciato Ciro Grillo e gli amici aveva 19 anni. L'udienza è stata fissata per il 25 giugno. Gli indagati per violenza sessuale di gruppo sono Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, tutti genovesi di 22 anni. La Procura di Tempio accusa i quattro d'aver violentato la studentessa; mentre a Ciro Grillo, Capitta e Lauria è contestato anche un secondo abuso, che sarebbe stato commesso ai danni di una amica, con alcune foto scattate alla ragazza mentre dormiva.
Ciro Grillo ascoltato dai carabinieri
Ciro Grillo, accusato insieme a tre amici della presunta violenza sessuale di gruppo a Porto Cervo, è stato sentito in gran segreto a Genova dai carabinieri. Oltre a lui dovevano essere sentiti anche Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, ma i due ragazzi hanno rinunciato a farsi di nuovo interrogare, come loro stessi avevano chiesto. La decisione va ricercata nel fatto che i legali avevano chiesto di parlare davanti ai pubblici ministeri di Tempio Pausania, ma la procura ha disposto l'audizione dai carabinieri liguri.
Le indagini sulla presunta violenza sessuale
Sul fronte delle indagini, intanto, emerge che i difensori degli inquisiti stanno conducendo accertamenti sulle celle telefoniche agganciate dai ragazzi in diversi orari, per capire quanto tempo la vittima della presunta violenza abbia trascorso con loro.