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Violentavano in branco un 13enne: gli stupratori erano 4 anziani. Arrestati

Arrestati i quattro “nonnini viziosi” di Donnalucata, in provincia di Ragusa. Hanno tutti tra i 67 e i 73 anni. Secondo quanto accertato, avrebbero comprato le prestazioni sessuali di una ragazzina direttamente dalla madre: “Si partiva da 1 euro e si arriva al massimo a 10”, dicono gli inquirenti.
A cura di B. C.
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Qualcuno li aveva definiti i “nonnini viziosi”, come riportano i quotidiani locali. Quattro ultrasessantenni della provincia di Ragusa sono stati arrestati dalla Squadra Mobile per violenza sessuale su una 13enne. Si tratta di G.A., 72 anni, A. C. , 72 anni, G. S., 67 anni, tutti residenti a Donnalucata, e C. M., 73 anni, che oggi vive a Ragusa. L’esecuzione è scattata a seguito del rigetto da parte della Corte di Cassazione che dichiarato inammissibile il ricorso. Dovranno così scontare in carcere la pena residua di tre anni, 5 mesi e 19 giorni. I fatti risalgono all’estate del 2005 quando i quattro avevano abusato della minore grazie alla complicità della madre e del patrigno dell’adolescente.

Le violenze avvenivano a Donnalucata, tra i canneti vicino al mare. Le prime segnalazioni sulla vicenda “arrivavano all'orecchio degli investigatori – ricostruisce la questura – attraverso le cosiddette voci di paese”. Verificati i fatti e rintracciata la giovanissima, che risultava già seguita dai servizi sociali, le forze dell'ordine l’avevano pedinato durante una sua passeggiata sul lungomare. In breve la 13enne veniva adescata da uno degli arrestati.  I due si appartavano nei canneti. Gli agenti della polizia intervenivano trovando l'uomo coi pantaloni abbassati e la ragazzina che lo masturbava.

L'allora 57enne era condotto in carcere, mentre dai racconti della 13 enne emergeva un quadro di enorme squallore. La giovane infatti raccontava di avere subito altre violenze in passato. Dalle indagini emergeva che “era proprio la madre unitamente al nuovo compagno che la mandavano a ‘lavorare’- ricostruiscono gli inquirenti – offrendola agli anziani del paese per pochi euro”. Il pagamento delle prestazioni partiva “da un euro, e i più generosi arrivavano a dieci. Ma spesso era solo un atto dovuto con promesse mai mantenute di comprare qualcosa”. Lo stesso patrigno “abusava” della giovane “in assenza della madre”. Dopo circa dieci anni è arrivata la condanna definitiva per i quattro ultrasessantenni.

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