Viola, 16 anni, diffida il padre no-vax e si vaccina. La madre: “Mia figlia è un soggetto fragile”
"Non voglio ucciderti con i vaccini, non lo permetterò mai". Per nessuna ragione il padre avrebbe fatto vaccinare contro il Covid la figlia di 16 anni, di Firenze, affetta da una grave patologia. Viola (nome di fantasia) gli aveva telefonato per chiedergli di firmare il consenso informato per permetterle di immunizzarsi contro il Coronavirus (per cui serve il consenso di entrambi i genitori), ma l’uomo, un convinto no vax, ha dato risposta negativa. Ed è a quel punto che la madre della giovane si è attivata chiedendo aiuto all’Associazione avvocati matrimonialisti italiani, come racconta Repubblica.
Solo grazie all’intervento di un avvocato il papà di Viola ha fatto un passo indietro. O, meglio, si è arrivati a un compromesso. L'uomo ha firmato una delega alla moglie – con la quale è sposato ma non convive – affinché la figlia possa vaccinarsi a patto che, in caso di danni biologici, lui non abbia alcuna responsabilità. Un atto che, come spiega il legale, ha un valore morale ma non legale. In caso di mancato accordo, i genitori della 16enne sarebbero finiti davanti al giudice tutelare.
Alla fine Viola, ieri 25 giugno, è riuscita a vaccinarsi contro il Covid. "Ci sono stati momenti di scontro, io e mio marito siamo riusciti ad arrivare a un accordo e a una delega, che mi consentisse di seguire una volontà espressa da nostra figlia, solo grazie all’intervento di un legale", ha spiegato la madre. "Mia figlia è un soggetto fragile da proteggere, ma è anche a rischio perché potrebbe subire danni dalla vaccinazione", ha concluso la donna. Un fatto analogo ha visto protagonista un altro minorenne, sempre a Firenze, che lunedì, supportato dal suo avvocato, cercherà di trovare una soluzione coi genitori (contrari a farlo sottoporre al vaccino anti-Covid).