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Vino “taroccato”: sequestrate 30mila bottiglie di falso Brunello e Chianti

Scoperta una grave frode agroalimentare in Toscana e in altre regioni d’Italia. Oltre 30 mila le bottiglie sequestrate, pronte per essere vendute a prezzi 10 volte superiore rispetto al valore reale.
A cura di B. C.
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Un danno al settore agroalimentare italiano per migliaia e migliaia di euro per dei vini falsi messi in commercio in Italia e all'estero. I Carabinieri del Nas di Siena hanno sequestrato 30mila bottiglie di vino che avevano vendute come Brunello di Montalcino, Chianti e altri marchi docg, ma che in realtà avevano al loro interno vino di ben altra, scadente qualità. Decine le perquisizioni effettuate con l’ausilio del Nas di Firenze, dei comandi territoriali dell’Arma e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi nel settore agroalimentare per la Toscana e l’Umbria: i controlli hanno riguardato cantine, centri d'imbottigliamento, supermercati ed enoteche in Toscana, Umbria, Liguria e Lazio. Il vino veniva venduto a un prezzo di oltre dieci volte superiore al suo reale valore. L’operazione ha portato alla denuncia di alcune persone che ora risultano indagate, ma tra di loro non ci sono i produttori di Brunello e Chianti che, invece, potrebbero risultare la parte lesa in questa frode. I vini sequestrati – si parla di almeno 30 mila bottiglie, oltre a diversi ettolitri di vino sfuso – erano tutti di bassa qualità, ma accompagnati da falsi documenti di certificazione di qualità per sembrare prodotti di grandi marchi.

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