“Vietato ammalarsi” a Belcastro. L’ordinanza del sindaco fa discutere. Lui: “Una provocazione”
Nel comune di Belcastro è "vietato ammalarsi". Si tratta di "una provocazione ironica", afferma Antonio Torchia, sindaco del comune in provincia di Catanzaro, ma che mette in evidenza un problema molto grave: quello dell'inadeguatezza del sistema sanitario nazionale.
Torchia sottolinea che l'apertura del presidio di guardia medica nel paese è garantita solo in modo discontinuo, dipendendo dalla disponibilità del personale sanitario, che risulta sempre più difficile da reperire. La postazione del 118, senza medico a bordo, si trova a Sersale, a 40 minuti da Belcastro. Il pronto soccorso più vicino è l'ospedale di Catanzaro, a 45 km di distanza.
Una situazione che provoca effetti negativi per i cittadini, soprattutto considerando che metà della popolazione è composta da persone anziane, le quali avvertono con particolare urgenza la necessità di poter contare su una valida assistenza sanitaria.
Per questi motivi, il sindaco ha “imposto” ai cittadini “di evitare di contrarre qualsiasi malattia che necessiti di un intervento medico, soprattutto d’urgenza, e di stare il più possibile a riposo”.
Torchia, intervistato dall'Ansa, ha ribadito la sua posizione, annunciando che "se non ci saranno sviluppi nei prossimi giorni", si recherà alla Procura della Repubblica per presentare una querela, chiedendo alla magistratura di avviare un'indagine per "interruzione di pubblico servizio nei confronti delle autorità pubbliche ritenute responsabili della grave situazione che si è venuta a creare".
"Devo dire", ha affermato, "che la mia ordinanza sta producendo più effetti delle decine di pec che ho inviato fino ad oggi all'Azienda sanitaria provinciale e alla Prefettura di Catanzaro per denunciare le carenze del servizio di assistenza sanitaria nel nostro centro. Si tratta di una situazione delicata e difficilmente gestibile."
Il sindaco evidenzia come questa criticità si protragga dallo scorso giugno, "ma nessuno, al momento, mi ha dato una risposta. Mi auguro che la mia iniziativa scuota qualche coscienza a livello politico, oltre che sanitario, e che si adottino al più presto i necessari interventi per risolvere questa incresciosa situazione", conclude.