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Gli operai licenziati della Videocon s’inventano la Videocoop

Dopo l’incubo disoccupazione, gli ex dipendenti del colosso dei cinescopi di Anagni hanno fondato una cooperativa che si occuperà del recupero di materiale elettrico.
A cura di B. C.
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Presto a Ceccano nascerà la cooperativa Videocoop che si occuperà principalmente del recupero di materiale elettrico. Una notizia fine a sé stessa, se non fosse che l'iniziativa è partita dagli oltre mille ex operai della Videcon, un tempo colosso mondiale dei cinescopi, dalla scorsa estate finiti in mobilità (e poi licenziati) in seguito al fallimento dell’azienda, gestita da un gruppo indiano e piombata in una grave crisi economica con un deficit di circa cento milioni, come riporta il Corriere della Sera. I lavoratori, senza più un'occupazione, con coraggio e tenacia hanno voluto puntare su sé stessi. Una sfida che hanno vinto, come testimonia Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo per il Lazio: "Con gli assessori regionali al Lavoro e allo Sviluppo)abbiamo messo a disposizione di questi lavoratori tutti gli strumenti necessari per avviare la loro idea di impresa, grazie alle opportunità offerte dai fondi europei. Un sfida che la Regione sta vincendo mettendo a frutto, nei prossimi mesi, 235 milioni di euro per il sostegno alle start-up, alla green-economy e al credito d’impresa".

Sono contento – commenta Daniele Del Monaco, presidente Legacoop di Frosinone – che finalmente la Regione Lazio stia abbandonando l’idea di ridurre il disagio sociale solo attraverso misure di supporto passive, come il sostegno al reddito, puntando decisamente all’utilizzo dei fondi per le cosiddette politiche attive finalizzate a promuovere l’occupazione attraverso nuova imprenditorialità. Se lavoriamo tutti insieme per questo obiettivo – conclude – l’ottimismo della volontà potrà vincere sul pessimismo della ragione e sarà possibile avviare processi virtuosi come quello della Videocoop".

Nel frattempo si attende la rivalutazione dell'ex area della Videcon ad Anagni. "La Regione Lazio si è già impegnata a investire fino a 51 milioni di euro, gran parte dei quali derivano dall’utilizzo di risorse europee che non erano state ancora impiegate" aveva già spiegato il governatore Nicola Zingaretti.  – Ci sono anche multinazionali farmaceutiche pronte a investire nell'area. In tutto sono state 147 le manifestazioni d'interesse presentate da imprese interessate a rilanciare il sito, come scriveva già a suo tempo il Corsera.

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