Video Mottarone, il prof esperto di funivie: “Forse fune tranciata dalla cabina impazzita”
In un video pubblicato nella giornata di ieri 16 giugno dal Tg3 si vede la cabina numero 3 della funivia del Mottarone pochi istanti prima dello schianto. Immagini agghiaccianti nelle mani della procura che mostrano la cabina, quasi arrivata a destinazione, impennare e scorrere all'indietro ad alta velocità dopo la rottura della fune traente. Il carrello scivola per centinaia di metri prima di cadere nel vuoto. Il dipendente della funivia che stava aspettando l'arrivo dei passeggeri afferra la radiolina per chiamare i soccorsi, ma ormai era troppo tardi. Le immagini sono state registrate dai Carabinieri di Verbania e sono agli atti dell'inchiesta. La dinamica è quella che si conosce: la fune traente spezzata, probabilmente sotto sforzo per l'uso ricorrente dei forchettoni per il blocco del sistema frenante, e la cabina che scivola all'indietro per centinaia di metri perché sprovvista del sistema di sicurezza. In alcune foto pubblicate dal quotidiano La Stampa si vedono i forchettoni inseriti su una delle cabine della funivia già il 9 maggio, pochi giorni prima della tragedia. In un altro video in esclusiva per Fanpage.it, invece, i ceppi rossi sono inseriti sulla cabina 3 già dal 28 febbraio. Altri filmati trasmessi dall'emittente Tv tedesca Zdf attestano che blocco del sistema frenante fosse in uso già dal 2014. "Dal video non si può evincere con assoluta certezza che la fune traente si sia spezzata a causa dello sforzo dovuto ai forchettoni. Questo passaggio può essere verificato con l'analisi dei frame, ma per ora la sola visione non conferma questa ipotesi" ha dichiarato il Professore Gianpaolo Rosati, ordinario di Tecnica delle Costruzioni al Politecnico di Milano. L'esperto si è occupato anche del crollo del Ponte Morandi avvenuto a Genova nell'agosto del 2018
La dinamica dell'incidente
"Il video aggiunge sicuramente dei dettagli a ciò che sappiamo, così come accadde per l'unica ripresa del crollo del Ponte Morandi – ha dichiarato a Fanpage.it il professor Rosati -. Non può darci delle conferme alla prima visione, ma sicuramente ci indica dove andare a cercare. Gli esperti lavorano spacchettando i singoli fotogrammi per poi concentrarsi su specifici istanti del filmato. Personalmente ho notato che la fune traente posteriore, ossia quella dietro il carrello, non sembra essere sotto sforzo come credevamo. L'argano, continuando a tirare la fune bloccata fino alla rottura, avrebbe dovuto tendere con molta più forza la corda posteriore. Sembra invece più curva, ma questa mia idea sarebbe da confermare con analisi specifiche. Guardando le immagini viene da pensare che c'è qualcosa che ci sfugge nella dinamica della fune spezzata che tutti conosciamo".
Secondo l'esperto, la fune traente potrebbe essersi accavallata sulla portante. A tranciarla potrebbe essere stata la stessa cabina durante il suo passaggio. "Anche questa supposizione va verificata con l'analisi dei fotogrammi. Quello che abbiamo visto è sicuramente un tassello che si aggiunge a ciò che sappiamo. Le immagini sono sgranate e anche questa è una difficoltà che abbiamo vissuto con i filmati del Ponte Morandi. Un'analisi accurata però può aiutarci a capire dove guardare. Vanno analizzate molto attentamente le due stazioni, quella a valle e quella sul Mottarone. Le indagini limitate alla cabina non sono sufficienti".
Nel filmato, secondo il professor Rosati, un altro dettaglio potrebbe essere fondamentale per determinare le responsabilità. "Fino al pilone il carrello è rimasto sulla fune portante. Se non ci fossero stati i forchettoni e i freni fossero intervenuti, avremmo potuto evitare questa tragedia. Probabilmente il carrello sarebbe rimasto bloccato sulla fune e non ci sarebbero state vittime".