Abusi sessuali su neonati su gruppi WhatsApp e Telegram: tra i leader un professionista 70enne
Video di abusi sessuali su bambini in tenera età e anche su neonati scambiati su decine di gruppi WhatsApp e Telegram con tanto di atroci commenti, è la drammatica realtà emersa da una complessa indagine anti-pedopornografia che nelle scorse ore ha portato a perquisizioni e arresti in 53 province e 18 regioni italiane. La maxioperazione denominata “Luna Park” ha coinvolto le polizie di decine di Paesi e si è avvalsa anche di indagini condotte da agenti sotto copertura sulla rete Internet. In Italia coinvolta la polizia postale di Milano e gli uomini del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online del servizio polizia postale di Roma, coordinati dai procuratori aggiunti Fusco e Mannella insieme ai sostituti Barilli e Tarzia della procura distrettuale di Milano.
Smantellati Oltre 150 gruppi pedopornografici online
Le indagini, che hanno visto l'impiego di oltre 300 uomini della polizia italiana, hanno portato complessivamente all’individuazione di 432 persone in tutto il mondo tra cui 81 italiani. G agenti, che hanno lavorato per diversi mesi sotto copertura su Telegram e WhatsApp introducendosi in decine di gruppi e arrivando a smantellare 16 associazioni criminali che gestivano oltre 150 gruppi pedopornografici. Come emerso dalle indagini, infatti, dei gruppi individuati dagli investigatori alcuni si configuravano come vere e proprie associazioni per delinquere, al cui interno era possibile distinguere promotori, organizzatori e partecipanti, con ruoli e compiti ben definiti.
Coinvolte persone di ogni età e ceto
Tra gli 81 gli italiani identificati dalla polizia postale milanese, due avevano ruoli apicali promuovendo e gestendo i gruppi in cui venivano condivise immagini pedopornografiche che ritraevano vere e proprie violenze sessuali su minori, prevalentemente bambine e bambini in tenera età e, in alcuni casi, anche neonati. Si tratta di un ottico con collaborazioni universitarie napoletano di 71 anni e un disoccupato veneziano di anni 20. La loro diversa età ed estrazione sociale è la confermano che tra i partecipanti vi erano persone di ogni età e ceto. Le regioni maggiormente interessate risultano essere la Lombardia e la Campania dove risiede il 35 % degli indagati.