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Vicenza, mani sui fianchi e baci a una 16enne in tribunale: condannato 69enne

Un pensionato vicentino è stato condannato per violenza sessuale aggravata. Aveva baciato e messo le mani sui fianchi di una 16enne, nel suo periodo di alternanza scuola-lavoro, svolto in tribunale. La ragazza lo aveva denunciato subito alle forze dell’ordine, ma l’uomo si è sempre difeso dicendo che non ci fu violenza, solo dimostrazione di affetto.
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A Vicenza un uomo di 69 anni è stato condannato per violenza sessuale aggravata. Aveva molestato in tribunale una ragazza di 16 anni, durante il suo tirocinio. L’esecuzione della pena, inferiore ai 12 mesi, è stata sospesa a patto che l’uomo non commetta altri reati.

Le molestie nell'archivio del tribunale

Era gennaio 2020 quando la giovane studentessa iniziò a svolgere un periodo di tirocinio in tribunale, in esecuzione del progetto ministeriale di alternanza scuola-lavoro. Incontrò, a spiegarle di cosa si occupa un archivista al palazzo di giustizia, quello che poi sarebbe diventato il suo carnefice. L’uomo, un 69enne pensionato, originario di Vicenza era lì come volontario, preposto proprio alla gestione di fascicoli, verbali e documenti. In queste circostanze avrebbe molestato la 16enne.

Baci e palpate: il racconto della 16enne

A ricostruire la dinamica è stata proprio la ragazza che quel giorno denunciò subito l’accaduto. Il suo “tutor” l’avrebbe accompagnata nei locali dell’archivio del tribunale e avrebbe iniziato con un primo gesto sconveniente: afferrata con le mani strette sui suoi fianchi, l’avrebbe sollevata da terra e in quel momento le avrebbe dato un bacio sulla guancia. Poi, poco dopo in ascensore l’uomo le si sarebbe avvicinato così tanto da poter mettere nuovamente le mani sui fianchi della giovane studentessa. Il tutto contornato, aveva raccontato la ragazza, da parole fastidiose che l’uomo le avrebbe riferito.

Una condanna sospesa

Il 69enne si è sempre difeso dicendo che le sue volevano essere solo frasi di apprezzamento e complimenti senza che ci fosse l’intenzione di molestarla. Il giudice al momento ha stabilito che la condanna per il pensionato vicentino sia di poco meno di un anno, sospesa con la condizionale. L’uomo non sconterà dunque la pena a patto che per i prossimi cinque anni non commetta un altro reato. Altrimenti pagherà per entrambi gli illeciti.

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