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Vibo Valentia, ucciso imprenditore agricolo: dietro l’omicidio forse la mano della ‘Ndrangheta (VIDEO)

Si trovava nel suo cortile, quando è stato raggiunto da nove proiettili di pistola: così è stato freddato Giuseppe Matina, imprenditore agricolo di 33 anni residente nel Vibonese. L’uomo era scampato già a un altro agguato dietro il quale c’era la criminalità organizzata.
A cura di Daniela Caruso
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Vibo Valentia, ucciso imprenditore agricolo

Freddato con nove colpi di pistola. Così è stato ucciso Giuseppe Matina, imprenditore agricolo di trentatré anni, residente a Stefanaconi, in provincia di Vibo Valentia. Due uomini a bordo di una moto gli hanno sparato mentre era nel cortile di casa. I Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia e della Stazione di Sant’Onofrio sono giunti sul posto per accertare la situazione: l’uomo, in passato, era già stato minacciato di morte e probabilmente, dietro la sua uccisione, c’è la mano della ‘Ndrangheta. Il primo agguato a Matina fallì: l’imprenditore fu raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco che gli danneggiarono solamente la carrozzeria dell’autovettura, senza provocargli ferite. Giuseppe Matina era nipote acquisito di Fortunato Patania, anche lui ammazzato il 18 settembre scorso mentre giocava a carte nella stazione di servizio carburanti della famiglia.

L’uomo è stato ucciso dopo le 18 di lunedì, a pochi passi da casa sua. L’ipotesi che ci sia l’organizzazione criminale dietro l’efferato delitto è tangibile: Mario Spagnuolo, procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, pertanto, ha già informato dell’omicidio la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Negli ultimi tempi, nel Vibonese si sono verificati diversi fatti di sangue, riconducibili alla guerra tra cosche per la gestione del territorio.

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