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Vibo Valentia, donna incinta va in ospedale per dolori: rimandata a casa, il feto muore

La 28enne era arrivata il giorno di Santo Stefano con fortissimi dolori alla pancia ma era stata tranquillizzata e rimandata a casa. Ieri la notizia che il figlio che portava in grembo era morto. La giovane ha sporto denuncia e la procura ha aperto un’inchiesta.
A cura di C. T.
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sala parto incinta ospedale

Dopo i recenti casi di Torino, Brescia e Bassano del Grappa, ancora un brutto episodio riguardante una gravidanza finita male. Elvira Marturano, una donna incinta di ventotto anni  residente a San Calogero, si era recata lo scorso 26 dicembre nell'ospedale Jazzolino di ospedale a Vibo Valentia con fortissimi dolori addominali. Da alcuni accertamenti era emersa una sofferenza fetale, ma i medici avevano rimandato a casa la donna, tranquillizzandola. Ieri, però, ancora in preda ai dolori alla pancia, la ventottenne è tornata al pronto soccorso dell'ospedale per farsi visitare. Ma a quel punto le è stata consegnata una terribile diagnosi: il feto che portava in grembo era morto. La donna è stata quindi immediatamente sottoposta al parto cesareo e ricoverata.

Insieme al marito, Francesco Di Masi, la giovane ha presentato una denuncia ai carabinieri per quanto accaduto. La Procura di Vibo Valentia ha aperto un'inchiesta sul caso e ha disposto l'autopsia sul corpo del feto. Le indagini dei carabinieri sono dirette dal Procuratore della Repubblica, Mario Spagnuolo, e dal sostituto, Claudia Coluccio, che hanno disposto l’acquisizione della cartella clinica e degli accertamenti clinici fatti dall’inizio della gravidanza. Nella denuncia presentata dai coniugi si chiede di poter accertare l'esistenza di eventuali responsabilità da parte dei medici dello Jazzolino che hanno seguito la donna durante la gravidanza.

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