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Spara in casa a Viareggio per evitare Tso: chi è Gianluigi Ragoni, era stato ricoverato in casa di cura

L’uomo doveva essere sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, ma si è rifiutato dopo l’arrivo di un’ambulanza intorno alle 14 fuori la sua casa a a Torre del Lago. In serata l’irruzione dei Nocs che hanno bloccato il 44enne.
A cura di Biagio Chiariello
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Era già stato ricoverato presso una casa di cura Gianluigi Ragoni, l'uomo che nel primo pomeriggio di oggi, 19 gennaio, si è barricato in casa a Torre del Lago, nel comune di Viareggio, per poi esplodere con una pistola calibro 22, illegalmente detenuta, due colpi contro la porta di ingresso nel momento in cui due vigili del fuoco tentavano di forzarla per permettere al personale del 118 di eseguire un trattamento sanitario obbligatorio. Uno di loro è stato ferito lievemente. In serata con una irruzione avvenuta ad opera dei Nocs, l'uomo è stato poi  immobilizzato e condotto in commissariato. Ad effettuare il blitz gli uomini del Nucleo operativo centrale di
sicurezza (Nocs) della polizia arrivati nel pomeriggio da Roma. Col 44enne c'era anche l'anziano padre ex carabiniere. Una scuola dell'infanzia che si trova nelle vicinanze era stata fatta evacuare dalle forze dell'ordine per precauzione. Secondo quanto riferito dalla polizia, Ragoni negli ultimi tempi aveva avuto comportamenti aggressivi e minacciosi nei confronti di alcune persone. Proprio a causa di questi comportamenti e in considerazione del suo stato mentale, nei confronti dell'uomo è stato disposto il Tso – che ha rifiutato.

Chi è Gianluigi Ragoni, l'uomo che ha sparato a Torre del Lago

Ragoni ha lavorato per un certo periodo anche all'ospedale Santa Chiara di Pisa come barelliere prima di essere licenziato tempo fa e da allora non ha più trovato lavoro. "Qui in paese lo conosciamo un po' tutti. Gira sempre vestito completamente di bianco, cerca lo scontro verbale con tutti. Spesso lo si vede in piazza ad urlare o litigare con qualcuno. Se lo incontri per strada ti conviene spostarti, perché si rischia che ti viene addosso e ti butta in terra". Così a LaPresse una vicina di casa dell'uomo. "Si credeva onnipotente, diceva spesso ‘io sono dio'", racconta un'altra donna che vive nella zona. E anche oggi, dopo essersi barricato in casa dopo l'arrivo dell'ambulanza per il Tso, si è affacciato di tanto in tanto alla finestra gridando ‘Vi ammazzo tutti', ‘Venite che vi sparo in testa, uno ad uno' e pronunciando altre frasi sconnesse.

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