Viaggio nella fabbrica del Parmigiano rovinata dal terremoto

Le forme di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano, allineate nelle lunghe scaffalature per la stagionatura, sono uno dei simboli dell'economia dell'Emilia Romagna. Con il terremoto sono diventate il simbolo di un disastro, specie per le province di Modena e Ferrara. Una delle produzioni che più rappresentano l'Italia nel mondo, infatti, ha subito gravissimi danni: depositi, allevamenti, stalle, fienili e serre sono crollati, i danni stimati all'agricoltura dalla Coldiretti superano i 200 milioni di euro. Quasi il 10% della produzione italiana di Parmigiano e il 2% di quella di Grana Padano sono state state colpite dal terremoto. Una tragedia che ha messo in crisi non solo l'agricoltura: in Emilia Romagna ci sono gli stabilimenti di auto come Ferrari e Lamborghini; nelle zone più colpite secondo la Cgil duemila aziende sono state costrette a chiudere i battenti, i lavoratori coinvolti sono 15mila. A pagare uno dei prezzi più alti è stata la fabbrica di ceramiche di Sant'Agostino, dove sono morti due operai e dove lavoravano 750 persone, andata completamente distrutta dal sisma.