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Via libera dell’Aifa al vaccino anti covid Pfizer/BioNTech: “È efficace e sicuro”

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha dato oggi il via libera alla distribuzione e somministrazione del vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer BioNTech. Ad annunciarlo il presidente Giorgio Palù e il direttore generale Nicola Magrini. Il farmaco risulta efficace e sicuro quindi dal 27 dicembre, in tutte le regioni italiane, inizieranno le prime vaccinazioni.
A cura di Davide Falcioni
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All'indomani del via libera dell'Ema anche l'Aifa – l'Agenzia Italiana del Farmaco – ha dato oggi il via libera alla distribuzione e somministrazione del vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer BioNTech. Ad annunciarlo il presidente Giorgio Palù e il direttore generale Nicola Magrini. Il farmaco risulta efficace e sicuro quindi dal 27 dicembre, in tutte le regioni italiane, inizieranno le prime vaccinazioni al personale sanitario e agli anziani delle Rsa. "Il vaccino è approvato – ha dichiarato Magrini – per tutta la popolazione sopra i 16 anni e non ha controindicazioni particolari".  "Quella di oggi è una giornata eccezionale per quello che comporta, cioè avere disponibile un vaccino", ha aggiunto il presidente Palù.

Il direttore generale dell'Aifa ha spiegato che il vaccino “non ha controindicazioni assolute. Non sono richieste accortezze particolari per sotto popolazioni specifiche né per anziani o immunodepressi, inclusi chi ha problemi di coagulazione del sangue o sanguinamento". “Anche per la gravidanza e l’allattamento – ha aggiunto Magrini-  che si era detto potessero essere controindicazioni assolute,  non lo sono, perché anche in questo caso i benefici superano i rischi".

Rispetto all'efficacia del vaccino contro mutazioni del virus "la piattaforma a mRna è facilmente modulabile e, nel caso il virus dovesse evolvere in maniera tale da superare le difese immunitarie, ha un vantaggio rispetto alle piattaforme tradizionali con virus vivo o ucciso o basate su proteine ricombinanti", ha spiegato. "La piattaforma permette di essere modulata e costituirà la base per futuri vaccini, non solo in ambito infettivologico, ma anche anticancro".  La risposta immunitaria sarà già evidente 6-7 giorni dopo la prima dose, mentre la seconda sarà somministrata tre settimane dopo. Magrini rispondendo in merito all'eventualità che si possa contrarre il Sars-Cov-2 tra una dose e l'altra del vaccino, ha detto che "nella rara ipotesi che ci si infetti in questo breve lasso di tempo, lo si sarebbe verosimilmente in forma più lieve".

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