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L’orsa Kj1 è stata uccisa, aveva aggredito un turista: Fugatti aveva firmato il decreto nella notte

È stata uccisa l’orsa Kj1, responsabile dell’aggressione a un 43enne francese a Naroncolo. Solo poche ore fa il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva firmato il decreto di abbattimento. Con i suoi 22 anni è l’esemplare più anziano del Trentino.
A cura di Ida Artiaco
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Alla fine è stata uccisa l'orsa Kj1. Lo ha annunciato la Provincia di Trento in una nota. "Questa mattina – si legge – è stata data esecuzione al decreto firmato ieri dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell'esemplare di orso Kj1 tramite abbattimento. Una squadra del Corpo forestale trentino è dunque entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l'animale era stato localizzato attraverso il radiocollare".

Si legge ancora nel comunicato: "L'orsa era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Pacobace. Lo ha attestato anche Ispra, confermando la necessità di rimuovere l'orsa (classificata ad "alto rischio") al più presto. L'animale è risultato responsabile di almeno 7 interazioni con l'uomo. L'ultima risale allo scorso 16 luglio, ai danni di un escursionista".

Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti aveva firmato solo la scorsa un nuovo decreto di abbattimento per la rimozione immediata dell'orsa, che era stata responsabile dell'aggressione a un 43enne francese avvenuta il 16 luglio a Naroncolo (Dro), in Trentino.

Dopo aver revocato le precedenti ordinanze, sospese dal Tar, con il nuovo decreto, il presidente della Provincia di Trento aveva disposto "che l'esemplare sia immediatamente ucciso (abbattuto)" e che "l'efficacia del presente provvedimento decorra dalla sua pubblicazione sull'albo telematico della Provincia autonoma di Trento". Ad essere incaricato dell'abbattimento è il Corpo forestale del Trentino.

L'esemplare, che con i suoi 22 anni è il più anziano del Trentino, ritenuto responsabile dell'aggressione verificatasi il 16 luglio scorso di un turista francese di 43 anni sopra l'abitato di Dro, nei giorni scorsi, dopo le sospensive del Tar, era stato catturato, dotato di radio-collare e rimesso in libertà.

Tra le prime a commentare la decisione di Fugatti c'è stata anche Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’Ambiente: "Vergogna Fugatti ha mandato i suoi dipendenti sicari ad uccidere mamma orsa! Mi dá il voltastomaco questo personaggetto con la sua crudeltà. Poco fa, di notte, ha firmato il decreto di abbattimento di Kj1… in un orario in cui il Tar non puà intervenire. Vergogna vattene!", ha scritto su X, già Twitter.

"Siamo pieni di dolore e rabbia – ha dichiarato in una nota Massimo Vitturi, area animali selvatici LAV – e siamo davvero preoccupati per i cuccioli e per questa furia orsicida che non si ferma! Fugatti e la sua Giunta sfogano sugli orsi la loro incapacità politica di favorire una convivenza pacifica. C’erano tante alternative possibili, tra cui anche quella del trasferimento in Romania che avevamo suggerito. Perché allora uccidere una mamma coi cuccioli? Denunciamo Fugatti per la violazione dell'articoli 544 bis, ossia uccisione non necessitata", ha concluso.

"L'ho già detto al presidente Fugatti: la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema. Comprendo lo stato d'animo degli amministratori e della popolazione ma oggi viviamo gli effetti di un errore del passato, dovuto a una incauta scelta di sfruttamento turistico dell'immagine dell'Orso in Trentino, compiuta 25 anni fa. Certamente una via da percorrere è la sterilizzazione e ci stiamo lavorando insieme a Ispra. Ma questa misura, se non accompagnata da un'opera di corretta informazione ai cittadini e da nuove azioni concordate con le amministrazioni, rischierà di essere insufficiente. Sicuramente come ministro dell'Ambiente ribadisco con forza che la soppressione non può rappresentare la prima e unica soluzione da mettere in atto", è stato invece il commento del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

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