video suggerito
video suggerito
Influenza 2024-2025

Via alla stagione dei virus respiratori, Pregliasco: “Tra Covid e influenza numeri più alti dell’anno scorso”

Con l’abbassarsi delle temperature e i rientri a scuola, tornano i virus stagionali, compresa l’influenza. Il Covid non se n’è mai andato. Ma la campagna di vaccinazione va a rilento. Ne parla a Fanpage.it Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – Sant’Ambrogio e virologo all’Università degli studi di Milano.
Intervista a Prof. Fabrizio Pregliasco
Direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi - Sant’Ambrogio e virologo all’Università degli studi di Milano
A cura di Giovanni Turi
361 CONDIVISIONI
Con le temperature più rigide, influenza stagionale in arrivo
Con le temperature più rigide, influenza stagionale in arrivo
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

“La prossima stagione influenzale vedrà una piccola fiammata di Covid e una presenza vivace di influenza, che circolerà molto”. Dopo un’annata che ha registrato oltre 14 milioni di casi influenzali e parainfluenzali, i virus respiratori bussano di nuovo alle porte. E un paio di segnali mettono in luce l’arrivo di un inverno intenso. Forse persino più pesante dell’anno scorso.

Da una parte, c’è l’Australia dove, a stagione appena conclusa, l’epidemia ha registrato i numeri più duri da due anni a oggi. Dall’altra, il passaggio dagli sbalzi termici al freddo prolungato, oltre all’avvio delle scuole, “fanno pensare che ci sarà un’annata con cifre più elevate rispetto all’anno scorso”. Lo spiega a Fanpage.it il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – Sant’Ambrogio e virologo all’Università degli studi di Milano, Fabrizio Pregliasco.

Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi - Sant’Ambrogio e virologo all’Università degli studi di Milano
Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi – Sant’Ambrogio e virologo all’Università degli studi di Milano

Professore, che stagione ci attende?

“Dopo gli sbalzi termici, dai quali i virus cugini trovano terreno per la diffusione, le temperature più rigide prolungate nel tempo porteranno l’influenza, che rappresenta la manifestazione più pesante tra i virus. A cui si aggiungono il virus respiratorio sinciziale e il Sars-CoV-2 con i suoi cicli di salita e discesa delle varianti tra i 4 e i 6 mesi. Temo che il mescolamento di tutte queste forme farà risalire l’onda”.

Come mai?
“La stagione delle infezioni respiratorie invernali è una certezza. Dobbiamo prepararci senza allarmismi e con la giusta attenzione. I virus circolano di più perché vengono facilitati dalla diffusione degli sbalzi di temperatura, dai passaggi dagli ambienti chiusi a quelli aperti o umidi e, non da meno, la presenza di un concerto di agenti virali pari a 262 con forme diverse e cariche inferiori”.

Quali sono i fattori che incidono di più?

“Le condizioni meteorologiche e il rientro a scuola. Durante le vacanze natalizie ci sarà l’incidenza maggiore. Anche se non è mai precisa la partenza della stagione influenzale, solitamente inizia ad autunno e si attesta a inizio primavera, sebbene quest’anno ci sia stato un codone con alcuni casi anche durante l’estate. La presenza del Covid e gli sbalzi termici hanno rafforzato la durata”.

Qual è stato il tasso di mortalità l’anno scorso?

“Su base annuale, si parla di 200 morti dirette e tra le 6.000 e 10 mila morti per complicanze cardiache e/o respiratorie dopo aver contratto l’influenza. In termini di mortalità diretta, il Covid segna ancora numeri di rilievo, visto che muoiono ancora in media un centinaio di fragili e anziani ogni settimana”.

Come si riconosce l’influenza?

“Si riconosce perché ha manifestazioni più intense: un brusco inizio di febbre a 38 gradi, almeno un dolore respiratorio e sintomi fisici come i dolori articolari. Per le altre forme di virus, si nota anche da altre sintomatologie come il naso chiuso o febbre più tenue”.

Prevenzioni?
“Sicuramente la vaccinazione per chiunque e il buon senso, anche usando le mascherine. Inoltre, visto che non è facile distinguere Covid e influenza, per le persone fragili e anziane è utile sottoporsi a un tampone. Nel caso in cui si tratti di Covid, queste categorie possono ricevere gratuitamente il farmaco antivirale Paxlovid. Per le altre categorie, inclusi i bambini sotto i sei anni, è importante un’automedicazione responsabile con farmaci antinfiammatori”.

Le campagne vaccinali partono tra un mese. Come procedono le coperture in Italia?

“L’anno scorso si è vaccinata pochissima gente per coprirsi con il richiamo per il Covid e c’è stato un abbassamento della quota dei vaccinati con l’anti influenzale. Gli over 65 sono calati al 53,3%, meno 10 punti percentuali rispetto all’adesione durante l’inizio della pandemia. Ma siamo molto lontani dal target del 75% indicati dall’Oms”.

Ci sono regioni più virtuose?

“Le più virtuose sono l’Umbria con il 65,8% di over 65 vaccinati e l’Emilia Romagna con il 59,4%. Le adesioni più basse sono state a Bolzano (39,9%) e in Sardegna, appena il 35,7%. All’incirca il 18,9% dell’intera popolazione italiana si è vaccinata l’anno scorso. Dentro la platea del personale sanitario si è vaccinato intorno al 30%”.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
361 CONDIVISIONI
13 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views