“Vi racconto la storia di mio padre: dichiarato morto per due volte dall’Inps senza che lo fosse”
"Ho letto per caso un vostro articolo su un signore di Foggia a cui è stata bloccata la pensione perché per l'Inps risultava morto e, dato che mio padre sta vivendo per la seconda volta la stessa cosa, volevo far sapere a tutti quello che ci è successo".
Viviana Gentile inizia così a raccontare a Fanpage.it l'incredibile storia che ha come protagonista suo padre, il signor Rinaldo, 80 anni, residente in Puglia. "La cosa era successa già a dicembre 2022, quando abbiamo ricevuto una lettera da una compagnia assicurativa che recitava: ‘Ai beneficiari di…'. Al che mi sono detta: ‘Beneficiari? Ma mio padre è vivo!'. Abbiamo chiesto spiegazioni e ci hanno detto che era stato confuso con un omonimo che viveva in Germania e aveva la residenza a Cosenza", ha ricordato.
Come ha precisato anche la stessa Viviana, i decessi vengono liquidati non per nome ma per codice fiscale, proprio perché questo identifica in modo univoco la persona a cui appartiene. "Questa cosa mi ha convinto del fatto che ci fosse stato sicuramente un errore umano. La prima volta siamo riusciti a risolvere la situazione dopo 2 anni e per 6 mesi mio padre non ha ricevuto la pensione", ricorda.
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Viviana pensava che la situazione fosse risolta definitivamente. Ma, meno di un mese fa, il signor Rinaldo è stato dichiarato morto un'altra volta. "A dicembre 2024 mio papà si è recato allo sportello del bancomat e non è riuscito a prelevare, cosa che gli è successa anche poco prima di Natale. Aveva dei soldi da parte e, visto che doveva venire a trascorrere le feste da me nel Lazio, ha detto che avrebbe provato a capire al suo rientro cosa stava succedendo". Quando è tornato a casa i primi di gennaio, la situazione si è ripetuta.
"Mio padre pensava semplicemente che la carta si fosse smagnetizzata. A quel punto ha chiesto aiuto al personale della banca che, dopo diversi tentativi, ha detto che il conto era stato bloccato. Quando mi ha chiamato e mi ha spiegato la situazione, ho telefonato subito alla banca per capire il problema perché non immaginavo che fosse successa di nuovo la stessa cosa. Invece, loro mi hanno detto di contattare l'Inps", prosegue ancora Viviana nel suo racconto.
"Senza darmi le spiegazioni che avevo richiesto, dall'Inps hanno semplicemente risposto dicendo che la pensione di mio padre sarebbe arrivata soltanto a marzo. Io però non mi sono arresa e una settimana fa sono stata contattata telefonicamente dal dirigente dell'Inps di Bari, che ringrazio, che mi ha detto che avrebbe risolto quanto prima il problema. E così è stato: il 3 febbraio la pensione di mio papà verrà erogata regolarmente, insieme a quella di gennaio".
Il problema, ci spiega ancora Viviana, si è ripresentato sempre per quell'omonimo che già due anni fa l'Inps di Cosenza aveva identificato come suo padre: "Non voglio porre l'attenzione sulla mancata erogazione della pensione, questo problema, in entrambi casi, è stato risolto, ma sul fatto che mio padre è stato dichiarato morto per due volte senza che lo fosse. È un uomo di 80 anni e fortunatamente ha dei figli che possono aiutarlo a seguire queste cose, ma se fosse stato solo? Una persona che non ha appoggio come fa?".
Viviana ci tiene a precisare che, nonostante al momento la cosa sia risolta, "non ho nessuna garanzia che non ricapiti più. Si tratta di un discorso di civiltà nei confronti delle persone ed è una situazione che non va bene. – conclude – Per mio padre sono riuscita a sistemare le cose, e la seconda volta anche in breve tempo, ma voglio portare all'attenzione una problematica che non deve verificarsi più, né a mio padre, né a nessun altro. È una questione di rispetto per gente che ha lavorato tanti anni".