Veronica Panarello: “Non voglio tornare in carcere”
AGGIORNAMENTO 23 DICEMBRE – Il nonno del piccolo Lorys, attraverso il suo avvocato Francesco Biazzo, ha nominato lo psicologo e criminologo forense Silvio Ciappi di Siena. Lo riferisce l'Agi. L'avvio delle operazioni peritali è previsto per l'11 Gennaio e non si esclude che possa avvenire all'interno del carcere di Piazza Lanza a Catania. Anche il pm Rota potrebbe nominare i suoi consulenti nelle prossime settimane.
Al Tribunale di Ragusa, stamattina, si è tenuta l'udienza per l'omicidio del piccolo Lorys Stival, assassinato il 29 Novembre scorso a Santa Croce Camerina. La madre, Veronica Panarello, è accusata di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere: la Procura di Ragusa le ha anche contestato la premeditazione. Intanto la difesa ha chiesto ed ottenuto il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica che – come è stato ribadito oggi – inizierà il prossimo 11 Gennaio. Sono stati nominati, inoltre, i 6 consulenti che hanno prestato giuramento: il Gup ha scelto Eugenio Aguglia e Roberto Catanesi; Francesco Villardita ha nominato Giuseppe Sartori e Pietro Pietrini mentre Daniele Scrofani la psicopatologa Maria Costanzo e lo psichiatra Giuseppe Catalfo.
Prossima udienza 17 Marzo
Saranno loro a decidere se la Panarello fosse capace di intendere e di volere nel momento in cui avrebbe ucciso il figlio e poi occultato il cadavere. Il pubblico ministero Marco Rota e l'avvocato Biazzo (che rappresenta Andrea Stival, nonno del piccolo Lorys) si sono riservati la nomina di consulenti di parte sino all'inizio delle operazioni peritali, come conferma l'Agi. I consulenti avranno circa due mesi per portare a termine la perizia psichiatrica su Veronica Panarello: il 17 Marzo è prevista la prossima udienza al Tribunale di Ragusa davanti al Gup.
Veronica: "Voglio restare in ospedale"
Veronica Panarello stamattina si è presentata in aula ed è intervenuta per fare una richiesta al Gup: "Vorrei restare a Barcellona Pozzo di Gotto, non voglio tornare al carcere di Agrigento" ha esclamato. Il padre Francesco Panarello, ai nostri microfoni, aveva ammesso che non ci fossero buoni rapporti coi detenuti ad Agrigento e che sua figlia si trovasse meglio nella nuova struttura, nel messinese, dove dovrebbe rimanere per un massimo di 30 giorni essendo sotto osservazione psichiatrica per un presunto stato di depressione. "Sta male, è uno scheletro che cammina" aveva tuonato il padre a Fanpage.it.
