Veronica Panarello choc dopo la sentenza, insulta i giornalisti e urla al suocero: “Ti uccido con le mie mani”
"Sai cosa ti dico? Prega Dio che ti trovo morto quando esco se no, ti ammazzo con le mie mani. Sei contento adesso?". Così Veronica Panarello ha reagito urlando in aula rivolta al suocero alla lettura della sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Catania che ha confermato la sua condanna a trent'anni di reclusione per l'omicidio del figlio Lorys. In riferimento all'invettiva della sua assistita contro Andrea Stival, l'avvocato Francesco Villardita commenta: "Veronica mi ha detto: ‘Da adesso sconti non ce ne saranno più per nessuno, dato che non ho avuto giustizia, la giustizia me la farò da sola e quando uscirò dal carcere lo ucciderò".
"Vaffa… Simone Toscano": Veronica insulta un giornalista
"Sono delle frasi – ha sottolineato il penalista – che in un momento di sconforto ci possono stare anche se non si possono giustificare. Dobbiamo comprendere il suo stato d'animo". Dopo la lettura la Panarello ha risposto con rabbia anche ai giornalisti che le chiedevano un commento, in particolare a Simone Toscano, autore insieme all'ex marito dei Veronica, Davide Stival, del libro ‘Nel nome di Lorys'. "Vaffa… Simone Toscano" ha detto la Panarello.
Le reazioni
Andrea Stival, il suocero della mamma di Santa Croce Camerina era presente in aula insieme al figlio Davide Stival, ex marito di Veronica che per la prima volta ha presenziato in tribunale: "Volevo sentire la sentenza con le mie orecchie". La donna ha sempre sostenuto che ad assassinare il bambino sarebbe stato Andrea Stival perché il piccolo aveva scoperto una loro presunta relazione. Al termine dell'udienza al tribunale di Catania, Veronica è stata condotta via dalle agenti della polizia penitenziaria mentre inveiva contro il suocero.
Attenuanti respinte: nessuno sconto per Veronica
La sentenza conferma la condanna a 30 anni emessa in primo grado dalla Corte d'Assise di Ragusa, accogliendo la richiesta del pm Marco Rota. Respinta invece la richiesta di attenuanti presentata dal legale di Veronica, l'avvocato Francesco Villardita. Se concesse, le attenuanti avrebbero alleggerito la pena di ben 14 anni portandola a 16.