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Verona, spari contro i migranti con pallini ad aria compressa: preso di mira chi sosta sulle panchine

Spari contro un gruppo di migranti in centro a Verona. In sosta su alcune panchine sono stati presi di mira nelle ultime settimane e colpiti con pallini ad aria compressa.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Un tiro a segno contro i migranti che sostano sulle panchine. Accade a Verona dove i carabinieri hanno avviato una indagine per individuare gli autori del barbaro gesto avvenuto nel quartiere Indipendenza, nella zona sud della città. È qui infatti che in più di un'occasione alcuni migranti sono stati più volte con pallini gialli esplosi da pistole ad aria compressa.

Proiettili di gomma dunque che però esplosi a distanza ravvicinata hanno provocato il ferimento di diverse persone, una di queste in particolare è stata raggiunta da un pallino a un occhio ed è stato necessario l'intervento del 118 con il personale medico a bordo.

Secondo quanto riferito dai residenti, questi episodi si verificano da un paio di settimane a questa parte. Nel mirino un gruppo di migranti che si ritrova a Santa Lucia nell’area delle panchine di via Valeggio dopo il lavoro. Sabato scorso altre persone sono state raggiunte dai pallini alla gola e alla testa. A giugno le panchine erano state cosparse di grasso, nell'intento di impedire alle persone di sedersi.

“Nei giorni scorsi sono state raggiunte dai pallini altre persone alla gola e alla testa, ma nessuno si era fatto male seriamente – il racconto di Edward, uno dei migranti preso di mira – questa volta invece è stato ferito un uomo a un occhio ed è stato portato in ospedale. Abbiamo spiegato tutto ai carabinieri e ho firmato la mia deposizione. Speriamo che riescano a identificare l’autore di un simile gesto”.

“Non possiamo lasciare che il quartiere diventi un Bronx in cui la gente pensi di potersi fare giustizia da sola – il commento del presidente della quarta Circoscrizione veronese, Alberto Padovani – in questi mesi le forze dell'ordine si sono attivate. Spero che si possa arrivare a soluzioni definitive per ripristinare l'ordine e garantire una via sicura ai residenti”.

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