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Verona, spara al figlio 15enne e si uccide, il dolore del marito: “Non c’era un malessere evidente”

La tragedia famigliare di Vago di Lavagno appare ancora inspiegabile per amici, parenti e conoscenti. “Non c’era un malessere evidente” ha raccontato il marito della 58enne morta e padre del 15enne ora ricoverato in condizioni gravissime nel reparto di neurorianimazione.
A cura di Antonio Palma
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È distrutto dal dolore e non sa darsi una spiegazione il marito della 58enne di Vago di Lavagno, in provincia di Verona che ha sparato al figlio 15enne, ferendolo gravemente, prima di uccidersi con la stessa arma nella casa di famiglia. Una tragedia famigliare che per amici, parenti e conoscenti appare ancora inspiegabile. Secondo quanto accertato dalla Procura, la donna si era rivolta a uno psicologo che la seguiva perché “da tempo aveva problemi sanitari” ma il marito assicura che “non c’era un malessere evidente”.

Il dramma ha colto tutti di sorpresa venerdì pomeriggio visto che non c’erano mai stati segnali che facessero prevedere il tragico epilogo. Madre e figlio litigavano ma come accade spesso tra genitori e figli adolescenti e nessuno mai avrebbe pensato a quanto accaduto. Sicuramente non il marito della 50enne e padre del 15enne che era in casa al momento dei fatti ma in un’altra stanza.

Il dramma in cucina, dove madre e figlio avrebbero avuto una discussione al ritorno del ragazzo da scuola. La donna avrebbe preso una pistola tenuta in casa perché appartenuta al padre, deceduto da tempo, e avrebbe fatto fuoco sul minore che ora è ricoverato in condizioni gravissime nel reparto di neurorianimazione dell’ospedale veronese di Borgo Trento dove lotta tra la vita e la morte, “sostenuto farmacologicamente e meccanicamente in tutte le funzioni vitali” come spiegano dall’Asl. La donna subito dopo si è sparata con la stessa arma con un colpo mortale in testa.

Il primo ad accorrere è stato proprio il marito della donna e padre del 15enne che ha lanciato l’allarme dopo essersi trovato davanti alla terribile scena che ha distrutto la sua famiglia. L’uomo è stato sentito come persona informata sui fatti e ha aiutato a chiarire la dinamica della tragedia e ora è disperato. “Ancora non comprende per quali ragioni sia successa la tragedia” ha raccontato a L’Arena un’amica di famiglia, aggiungendo: “Lei aveva sbalzi d’umore ma non era depressa”. “Io comunque vado avanti. Lo faccio per mia moglie e per mio figlio” ha concluso l’uomo.

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