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Verona, 13enne stuprata dal patrigno resta incinta

A soli 13 anni una ragazzina sarebbe stata vittima di violenza sessuale da parte del patrigno. Inizialmente la giovane aveva tentato di nascondere quanto accaduto ma il test del dna avrebbe fatto scoprire i drammatici fatti.
A cura di S. P.
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Lo scorso ottobre una ragazzina veneta di 13 anni è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari in ospedale a causa di forti dolori alla pancia. Lì la scoperta: la minore era rimasta incinta. Una gravidanza extrauterina, terminata con un aborto spontaneo. A quel punto hanno avuto inizio le domande: la 13enne – scrivono le cronache locali – ha inizialmente negato ma poi ha ammesso quanto sarebbe accaduto. “Mi hanno violentata quando sono andata a fare la cameriera alla sagra paesana”, questa sarebbe stata la prima versione fornita dalla 13enne che però poi ha raccontato un’altra verità. La giovane in lacrime avrebbe confessato, infatti, che sarebbe stato il suo patrigno, un uomo di 40 anni residente in un Comune della Castellana, ad abusare più volte di lei. Alla luce delle ultime dichiarazioni, rese nel corso dell'incidente probatorio, il pm ha ordinato il test del dna. Test che avrebbe confermato il drammatico racconto della ragazzina: sarebbe stato appunto il patrigno a violentarla. Immediato è scattato l'ordine di custodia cautelare in carcere, a Montorio, nel veronese.

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