Vercelli, uomo accusato abusi su minori. Ma per la polizia le vittime avevano “stile di vita dissoluto”

Un uomo di 35 anni, già denunciato per svariati casi di abusi su minorenni commessi negli anni scorsi, è indagato dalla Procura di Vercelli per violenza sessuale. Secondo l'accusa avrebbe drogato e stuprato una ragazzina di 14 anni, minacciandola di diffondere sue foto intime. A segnalare la vicenda agli inquirenti sono state le amiche della vittima, tre adolescenti di 13 e 14 anni.
A lasciare sgomenti, tuttavia, non sono solo i fatti oggetto delle indagini ma anche una relazione della polizia che sembra scaricare le responsabilità non sullo stupratore, bensì sulle vittime: "Dall’attività tecnica è emerso lo stile di vita dissoluto che tutte e tre le ragazze sono solite adottare, come assumere sostanze stupefacenti ed essere inclini ad avere rapporti intimi promiscui, tanto da ritenersi poco affidabili e con una percezione della loro sfera intima poco attenta, senza tenere conto della conseguenza delle loro azioni scellerate".
Insomma, secondo gli estensori del rapporto di polizia – di cui ha dato conto il quotidiano La Stampa – gli atteggiamenti delle adolescenti avrebbero "agevolato" la commissione del reato. Eppure, stando a quanto emerso, l'uomo agirebbe con un modus operandi ben collaudato: contatterebbe le ragazze su TikTok e Instagram, oppure le aspetterebbe davanti alle scuole per poi offrire loro droga, alcol, cibo e soldi, chiedendo in seguito foto intime e ricattandole con quelle.
L’uomo andrà a processo a maggio 2025 solo grazie alla tenacia di una pm che ha riaperto i fascicoli archiviati. Tra questi, quello di una tredicenne abusata nel 2021: i professori avevano segnalato droghe e revenge porn, ma il caso fu chiuso perché la vittima, minacciata di morte, non denunciò.