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La strage di Vercelli: massacrate 3 persone in villa, il nipote ha confessato

Una donna e i suoi anziani genitori sono stati trovati morti in una villetta a Santhia. Trovato in serata il nipote delle vittime, 25enne allenatore di volley.
A cura di Redazione
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Ore 22.30 – “Mi voglio costituire da voi e non a Vercelli – avrebbe detto Lorenzo Manavella al posto di polizia della stazione di Venezia -. Sono io l'autore del triplice omicidio di Santhià”: il giovane, secondo quanto è stato precisato, era in stato confusionale e sporco di sangue, ma si è presentato di sua volontà al posto di polizia, al binario 14 della stazione Santa Lucia.

Ore 22 – Lorenzo Manavella ha confessato. È stato il 25enne a uccidere a Santhià i nonni Tullio e Pina e la zia Patrizia, trovati senza vita questa mattina in casa. Il ragazzo è giunto da Santhià a Venezia in treno e, secondo le prime informazioni raccolte, è stato notato in stazione perché vagava in stato confusionale. Alcuni agenti in servizio alla stazione lo hanno fermato per un controllo. Il ragazzo si trova ora piantonato alla stazione. Le forze dell' ordine di Venezia sono in costante contatto con la Procura di Vercelli.

Ore 21 – Rintracciato a Venezia il nipote che viveva accanto alle vittime. Lorenzo, il nipote 25enne delle vittime di Santhià, è stato trovato in serata a Venezia. Secondo quanto si apprende, il giovane risultato irreperibile per tutta la giornata aveva tracce di sangue sui vestiti. Il nipote delle vittime di Santhià era cercato fin dal momento del ritrovamento dei corpi. Il ragazzo è stato notato da alcuni uomini delle forze dell'ordine nella zona della stazione ferroviaria di Venezia, tra piazzale Roma e la ferrovia. Il giovane aveva i vestiti sporchi di sangue e per questo è stato fermato per essere controllato.

A Santhià, in provincia di Vercelli, due anziani coniugi Tullio Manavella e Tina Bono, entrambi ottantenni, e la figlia Patrizia Manavella, 56enne, sono stati trovati morti all'interno della villetta di famiglia. Il cadavere della donna più giovane era riverso sul letto, mentre quelli dei genitori in altri luogi dell'abitazione. L’allarme è stato dato alle 9 dalla badante. Le forze dell'ordine sono alla ricerca di Lorenzo Manavella, il nipote 25enne dei coniugi Manavella che viveva con il padre, Gianluca, e la sua compagna nell'appartamento di via Marconi, di fianco a quello in cui questa mattina sono stati trovati i corpi senza vita dei suoi nonni. Il giovane sarebbe stato visto per l'ultima volta intorno alle 18.30 di ieri sera mentre percorreva contromano, in bicicletta una stradina nei pressi di via Marconi, dove si trova la villetta bifamiliare in cui si è consumato il delitto. La sua bici è stata trovata vicino alla stazione ferroviaria. Il suo cellulare risulta, secondo indiscrezioni delle forze dell'ordine, spento.

Gianluca Manavella è anche allenatore della locale squadra di volley, in cui gioca Lorenzo, che era in Sardegna per un corso di aggiornamento professionale e che è stato il primo a dare l'allarme questa mattina, non riuscendo a contattare telefonicamente né i genitori né la sorella, è atteso in serata nella cittadina vercellese. Nella villetta bifamiliare di Santhià nel primo pomeriggio sono giunti gli uomini del Ris di Parma per i rilevamenti.

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