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Covid 19

Vercelli, 17enne vuole vaccinarsi e trascina la mamma no vax in tribunale: il giudice le dà ragione

Una ragazza di 17 anni di Vercelli si è rivolta ad un avvocato dopo che la mamma ha negato il consenso a farla vaccinare. Il papà, invece, che è anche il suo medico curante, era d’accordo. Alla fine la questione è stata risolta dal giudice: “Si tratta di tutelare diritti di rango costituzionale, tra i quali quello alla salute e quello alla libertà di movimento nel territorio nazionale e al di fuori dello stesso, che sarebbero compromessi nel caso di omessa effettuazione del vaccino anti-Covid19”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio.
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Il papà, medico, era d'accordo ma la madre non voleva assolutamente che sua figlia si vaccinasse contro il Covid. Così le ha negato il consenso. Ma una 17enne di Vercelli non si è data per vinta e si è rivolta direttamente al tribunale. Alla fine è stato il giudice a dare il via libera per la vaccinazione della giovane. Come riporta La Repubblica, la ragazza, che vive in Piemonte con il papà, mentre la mamma risiede in Liguria, aveva anche ricevuto la convocazione per la somministrazione della prima dose di vaccino ma la mamma, affidataria delle figlia insieme al papà, non aveva mai dato il consenso.

A quel punto la 17enne e il papà hanno deciso di risolvere la questione per vie legali. A seguirli  l’avvocato Davide Blazaretti. In aula la ragazza ha ribadito la sua volontà a volersi sottoporre al vaccino e il padre, che è anche il suo medico curante, ha escluso per iscritto che ci fossero ragioni di salute incompatibili. Così la sezione civile del tribunale di Vercelli, presieduta da Michela Tamagnone, con giudice relatore Andrea Padalino e giudice Simona Francese, ha decretato il via libera al vaccino. "Si tratta di tutelare diritti di rango costituzionale – si legge nel provvedimento – tra i quali quello alla salute e quello alla libertà di movimento nel territorio nazionale e al di fuori dello stesso, che sarebbero compromessi, o in serio pericolo, nel caso di omessa effettuazione del vaccino anti-Covid19, nel contesto pandemico nel quale ancora, purtroppo, ci troviamo e dove la minore svolge la sua vita quotidiana".

Non è la prima volta che un minore si rivolge a giudici e avvocati per far valere il proprio diritto alla vaccinazione contro il parere dei genitori. Famoso resta il caso del 17enne di Firenze che dopo essersi rivolto a un avvocato per poter ricevere il vaccino anti-Covid, potrà procedere con l'inoculazione della prima dose. "Il padre e la madre – ha detto il legale Gianni Baldini che ha assistito l'adolescente – hanno firmato la liberatoria. Il ragazzo oggi verrà in studio da me e potremo prenotare insieme il suo vaccino". Col documento firmato da entrambi i genitori, il 17enne potrà conseguire le due dosi di siero anti-Covid come da sua volontà. Con la liberatoria, però, i familiari hanno declinato ogni responsabilità per eventuali effetti collaterali provocati dalla somministrazione.

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