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Ventimiglia, identificato il camionista che aveva preso a cinghiate le migranti nascoste sul suo tir

Si tratta di un 57enne probabilmente di nazionalità bulgara. Lo scorso 15 luglio scorso era stato ripreso in video mentre colpiva con una cinghia alcune migranti sorprese all’interno del vano di carico del suo autoarticolato in sosta.
A cura di Biagio Chiariello
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Lo scorso 15 luglio era stato filmato mentre colpiva un gruppo di giovani migranti eritree nascosto nel cassone del suo tir nei pressi di Ventimiglia; ora è stato identificato. Il camionista aveva reagito con inaudita violenza, colpendole le malcapitate con una cinghia per costringerle a scendere dal veicolo.

I dati anagrafici dell'uomo, insieme all'esito di tutti gli accertamenti compiuti per tramite dell'Interpol e dell'analisi delle immagini video acquisite, sono stati consegnati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Imperia. Si tratterebbe di un 57enne diretto in Bulgaria, per il viaggio di ritorno, dopo essere già stato in Spagna.

Il video dell’accaduto, registrato da un altro autotrasportatore, era diventato virale suscitando indignazione e condanne a livello nazionale. L'autore non aveva però  allertato le forze dell'ordine impedendo così l'immediata identificazione del responsabile. Determinanti sono state le tecniche investigative innovative degli inquirenti che hanno reso possibile decifrare la targa dell'autoarticolato.

Dagli accertamenti svolti all'estero dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, il 57enne risulta essersi già licenziato dall'azienda bulgara di cui era dipendente all'epoca dei fatti. Ora si stanno valutando le sue specifiche responsabilità penali e le relative condizioni di procedibilità.

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Le indagini hanno permesso di appurare che erano state le stesse migranti ad l'attenzione del conducente del mezzo pesante perché sfinite dal viaggio di una notte intera all'interno del rimorchio. Due di loro erano anche incinte; terrorizzate ed estenuate, si erano rifugiate nel Punto Di Accoglienza della Caritas, dove avevano raccontato cosa successo a un mediatore culturale.

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