Venti intossicati dopo la cena di pesce, scattano i controlli al ristorante: 3mila euro di multa
Una cena a base di pesce per un nutrito gruppi di commensali è costata molto casa a un ristorante pugliese in provincia di Brindisi. A seguito di una serie di malesseri di diversi clienti del locale, tutti riconducibili a una intossicazione alimentare, infatti, le autorità hanno deciso di avviare immediati controlli a carico del ristorante che si sono conclusi con una pesantissima multa per i titolari pari a tremila euro.
La vicenda nasce da una cena organizzata da un gruppo di persone che si erano recati nel Brindisino per un pasto a base di pesce in un locale della zona. Poche ore dopo, una ventina di loro hanno iniziato ad accusare vari malesseri come dolori addominali, nausea e vomito. Sintomi talmente pesanti da dover ricorrere alle cure mediche della guardia medica della vicina Castellana Grotte, nella città metropolitana di Bari.
Visto l'insolito afflusso di persone con gli stessi sintomi, riconducibili a gastroenterite da intossicazione alimentare, e visto che tutti avevano mangiato nello stesso posto, il medico ha fatto partire la segnalazione alla Direzione Marittima di Bari. Da qui, per una questione di competenza, è partita una nota alla Capitaneria di porto di Brindisi che ha deciso di intervenire con una ispezione del ristorante insieme all'Asl.
Incaricati del controllo igienico sanitario i militari dell’Ufficio locale marittimo di Savelletri della Capitaneria di Porto brindisina. Insieme al personale del Servizio veterinario dell’Asl di Brindisi che si occupano di "Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione e trasporto degli alimenti di origine animale", è stato effettuato un controllo approfondito per capire se alla base dei malori potessero esserci delle responsabilità a carico del ristoratore.
Come spiega la Capitaneria di porto di Brindisi, effettivamente dai controlli sono emerse irregolarità in materia di igiene e strutturali del locale. In particolare non erano stati rispettati i requisiti previsti dal regolamento Ce e per questo il locale è stato multato con una sanzione amministrativa di 3.000 euro.