Veneto. Arrestati 24 secessionisti: c’è anche un ex parlamentare
Avevano messo in atto "varie iniziative, anche violente", per ottenere l'indipendenza del Veneto, e non solo. Tra le altre, avevano progettavano di compiere "un'azione eclatante" in piazza San Marco a Venezia con un carro armato. Per questo motivo, su ordine della Procura di Brescia, i carabinieri del Ros hanno arrestato in varie regioni e 24 persone. La notizia arriva a pochi giorni dal referendum col quale il Vento ha detto "sì" all'indipendenza. Nelle ordinanze di custodia cautelare, emesse dal giudice per le indagini preliminari (gip) del tribunale di Brescia su richiesta della procura, si legge che i reati contestati sono associazione con finalità di terrorismo ed eversione e fabbricazione e detenzione di armi da guerra (il carro armato, appunto, poi sequestrato). Secondo le indagini del Ros, le persone arrestate avrebbero fatto parte di un "gruppo riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista che aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l'indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano".
Ex parlamentare arrestato – Tra gli arrestati dell'inchiesta della Procura di Brescia vi è anche il fondatore della Liga Veneta, Franco Rocchetta, ex parlamentare. La Liga Veneta confluì nella Lega Nord ma Rocchetta lasciò poi il movimento. E' stato tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto.
Anche un leader dei Forcone tra gli indagati – Tra gli indagati ci sarebbe alcune persone vicine al noto gruppo dei "Serenissimi" e il presidente e la segretaria della Life, l'associazione che avrebbe avuto un ruolo determinante nel periodo di contestazione dei cosiddetti forconi dell'8 dicembre. L'epicentro sarebbe Casale di Scodosia, nel Padovano dove sarebbe stato trovato il carro armato, vale a dire un trattore attrezzato con un cannoncino da 12 millimetri.
La vicenda riporta alla mente un fatto analogo avvenuto il 9 maggio 1997, quando un gruppo di "Serenissimi" prese d'assalto al campanile di piazza San Marco: tra gli elementi più spettacolari del blitz c'era proprio un furgone trasformato in rudimentale carro armato, poi chiamato "Tanko".
La reazione della Lega. E' furioso Matteo Salvini, che nell'apprendere dell'arresto dei secessionisti veneti, scrive su Facebook: “Aiutano i CLANDESTINI, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di DELINQUENTI con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l’Indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia”. Poco dopo Salvini ha rilanciato, pubblicando una foto di lui che tiene in mano una bandiera con il Leone di San Marco, dietro il manifesto con la scritta “Basta euro!”. Ad accompagnare la foto la scritta che annuncia unamanifestazione di protesta a Verona: “Liberano i mafiosi, aiutano i clandestini, arrestano le Idee. La Lega non ci sta. PACIFICAMENTE LIBERI! Domenica alle 18 TUTTI A VERONA, in piazza dei Signori, con le Bandiere di tutti i Popoli che, da Nord a Sud, non vogliono più essere schiavi dello Stato e di Bruxelles”. Non meno polemico e veemente è il commento dell’europarlamentare leghista Antonio Borghezio “Se lo Stato centralista pensa di spaventare o di chiudere la bocca a uomini come Rocchetta si sbaglia di grosso“, ha commentato l'esponente del Carroccio. “Dietro all’idea che lui rappresenta ci sono tutti gli uomini liberi di questo Paese”, ha aggiunto. “Franco è stato mio collega nel primo governo Berlusconi, è stato sottosegretario agli esteri per 7-8 mesi circa – ha detto ancora Borghezio -, ed è un amico di vecchia data. Uno straordinario patriota veneto. Un uomo che con la sua grande cultura ha saputo rappresentare un punto di riferimento per coloro che si battono per una Europa delle identità e delle libertà”.