Venezia, terrore al centro commerciale: banditi armati rapinano gioielleria e prendono in ostaggio commessa
Terrore nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 7 febbraio, al Valecenter, noto centro commerciale a Marcon, nel Veneziano. Quattro banditi con il volto coperto, armati di kalashnikov, hanno rapinato la gioielleria Valenza e preso in ostaggio una dipendente.
I fatti sono avvenuti attorno alle ore 19 quando lo store era ancora aperto e frequentato da clienti. C'è stato un fuggi fuggi per cercare un riparo all'esterno. Nel mentre i banditi hanno fatto razzia dei gioielli, compresi quelli della vetrina.
La tensione è salita alle stelle quando uno di loro ha preso in ostaggio una delle ragazze, utilizzandola come scudo umano all’ingresso del negozio. Nel frattempo gli altri tre all'interno hanno costretto la collega ad aprire la cassaforte e le vetrine. Hanno quindi arraffato quanti più preziosi possibili, anche della merce esposta.
Successivamente sono fuggiti a bordo di due macchine: una Golf bianca e una Panda rossa. Quest'ultima trovata poi abbandonata davanti al mobilificio "Mondo convenienza".
Nel frattempo il personale della vigilanza aveva già attivato l'allarme in tutto il centro commerciale facendo evacuare i clienti da ogni punto vendita e dall'ipermercato, mentre i carabinieri convergevano sul luogo del crimine con pattuglie partite da Mestre e con il supporto dei colleghi del Nucleo investigativo di Venezia coordinati da tenente colonnello Giuseppe Battaglia.
Secondo quanto ricostruito, i banditi hanno agito senza sparare alcun colpo e nessuno è rimasto ferito, tantomeno le commesse per quanto la paura sia stata tanta.
"Abbiamo avuto paura, non sapevamo cosa stesse succedendo", le parole di una commessa di un negozio vicino alla gioielleria rapinata. "Ci ha avvisato di quel che stava accadendo un collega che lavora da Rossetto e ci siamo chiusi dentro al negozio" ha detto al Corriere della Sera.
Il bottino, ancora da quantificare, potrebbe aggirarsi sui 200 mila euro.
Il centro commerciale è ora presidiato dalle forze dell’ordine che stanno raccogliendo testimonianze e visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza, sia interne che esterne, per ricostruire le dinamiche dell’accaduto e identificare i malviventi.
