Venezia, scontro tra nave e battello. Ferite quattro turiste. Il pilota: “Persi i comandi”
VENEZIA – Una strage sfiorata. Sono quattro turiste straniere, di età compresa tra i 67 e 72 anni, le persone ferite nell'incidente tra la nave da crociera Msc e un battello fluviale, questa mattina nel canale della Giudecca a Venezia. Nessuna è in gravi condizioni, ma tutte hanno subito traumi ortopedici, cadendo o fuggendo a terra al momento dello scontro. Una donna americana è già stata dimessa dopo le cure al pronto soccorso. Le altre tre – fa sapere l'Usl – sono una neozelandese e due australiane; una di loro, una 67enne, è in condizioni un po' più serie, e viene valutata dai medici.
La telefonata tra il pilota e i soccorritori: "Persi i comandi"
"Presumibilmente c'è stata una perdita dei comandi, ma dal ponte non abbiamo capito bene cosa sia successo". Pochi minuti di conversazione, tra la sala operativa della Capitaneria di Porto, e il ponte comando della Msc spiegano la drammaticità dell'incidente avvenuto a Venezia. Questo il dialogo tra i soccorritori e la nave. "…Ci aggiorna sulla situazione in corso? cambio". "E' il pilota che parla, il comandante è impegnato… Al momento siamo sulla nave con la prua preminentemente appoggiata al '29', abbiamo il rimorchiatore di prua che ha rotto il cavo ed in assistenza al ‘River Countess', che è sul nostro fianco sinistro. A poppa abbiamo sempre mantenuto il rimorchiatore con il cavo e siamo fermi". "Presumibilmente – prosegue il pilota sulla Msc – c'è stata una perdita dei comandi, abbiamo attivato tutte le procedure possibili per evitare quello che alla fine poi è successo, cioè l'impatto". La telefonata continua: "abbiamo dato ordine di dar fondo alle due ancore e di agguantarle, abbiamo messo i rimorchiatori di prua in forza ad allargare lato opposto al 29, e quello di poppa in frenata a tutta forza per fermare l'abbrivio della nave, ma dal ponte non abbiamo compreso bene cosa sia successo".
Una residente: "Pensavo mi entrasse in casa"
"Vedevo questa punta avvicinarsi e ho pensavo che arrivasse fino a casa mia, dico la verità". Così una signora veneziana, residente a Santa Marta, descrive quanto ha visto stamane, prima dell'incidente della nave di Msc. "Ero nella mia terrazza, al quarto piano e vedo benissimo il canale della Giudecca – prosegue – quando ho visto la punta della nave che si stava avvicinando verso di noi sembrava venisse fin qui, infatti si è incuneata nella banchina". "C'era un rumore assordante, tutti i clacson che suonavano – conclude – Si può dire che è andata bene".
Il testimone a bordo del battello: "Era enorme. Sono saltato giù"
"Quando abbiamo visto lo nave che stava avanzando tutti hanno iniziato a gridare, tutti correvano. Eravamo nella zona reception, non sapevo cosa fare, mi sono allontanato velocemente facendo un salto per scendere sulla riva". E' la testimonianza di un marinaio che era a bordo del battello turistico colpito oggi a Venezia dalla nave di Msc fuori controllo. Nel fuggi-fuggi il giovane ha riportato una leggera ferita ad un braccio, "ma adesso sto bene", spiega. "Il capitano – prosegue il racconto del giovane – poi mi ha preso e mi ha portato al sicuro: vedevo la nave vicina, era grandissima".
Il Codacons presenta esposto per attentato alla sicurezza dei trasporti
"La Procura della Repubblica di Venezia dovrà aprire una indagine per il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti". Lo afferma il Codacons, che presenterà domani un esposto. "Si tratta dell'ennesimo incidente tra grandi imbarcazioni che si registra a Venezia, e che poteva avere conseguenze ben peggiori – dice il presidente Carlo Rienzi -. Per tale motivo presentiamo un esposto alla Procura chiedendo di accertare fatti e responsabilità alla luce del reato previsto dall'art. 432 del Codice penale (Attentato alla sicurezza dei trasporti).