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Vertice Renzi-Hollande a Venezia: “L’Europa agisca in aiuto della Libia”

Scontri tra polizia e manifestanti No Tav in acqua a Venezia: l’obiettivo delle incursioni il bilaterale fra Renzi e Hollande, nel quale si è parlato sopratutto di Libia: “Governo di unità, ma l’Europa agisca” è il senso delle loro parole.
A cura di Redazione
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Ore 22.00- Libia, Renzi-Hollande: "L'Europa agisca. Priorità governo d'unità" – "La formazione di un governo in Libia è la priorità per il popolo libico". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al vertice con il presidente Francois Hollande a Venezia. Tuttavia, ha chiarito Renzi, "i libici per primi devono sapere che il tempo a loro disposizione non è infinito". Hollande si è lamentato, invece, per le "troppe attese e la non abbastanza azione. Il pericolo è talmente grande che bisogna avere un governo"."Faremo di tutto affinché in Libia ci sia un governo che possa fare appello alla comunità internazionale in modo che gli sia dato un sostegno per la sicurezza", ha assicurato il presidente francese. "Francia e Italia condividono molte battaglie comuni sulla lotta al terrorismo e la costruzione di un modello culturale capace di dare risposta alle ansie degli uomini e delle donne del nostro tempo. E' stato importante il bilaterale su politica estera, difesa, interni", ha continuato il presidente del Consiglio in conferenza stampa col presidente francese. Città scelta in ricordo di Valeria Solesin, la ragazza italiana uccisa al Bataclan durante gli attacchi di Parigi.

UPDATE ore 20.00 – In una Venezia in cui non sono mancate tensioni tra attivisti No Tav (ma anche No Triv e No Grandi Navi) Renzi e Hollande hanno firmato il protocollo "addizionale per l'avvio dei lavori dell'alta velocità Torino Lione". Il documento è stato siglato dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal segretario di stato francese per i trasporti Alan Vidalies.

Come noto, oggi è in programma un vertice fra Matteo Renzi e Francois Hollande a Palazzo Ducale a Venezia, nell’ambito degli incontri bilaterali Italia – Francia. A “protezione” del vertice, è stata disposta una zona rossa, che comprende anche l’area in mare nei pressi di piazza San Marco. Proprio tale zona è l’obiettivo della manifestazione dei movimenti NO TAV, che si sono dati appuntamento a Venezia per ribadire la loro contrarietà al progetto Grandi Navi e all’alta velocità in Valsusa. In particolare nei giorni scorsi gli attivisti hanno inviato, con l'ausilio dei social network, dieci domande al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. "La Torino Lione esiste già: perché farne un'altra? I traffici crollano, a chi serve la Torino Lione? Un progetto nato prima di internet è ancora credibile? Dove porta un tunnel senza collegamenti? Quando parte il primo treno per Lione? Perché perdete tempo e non andate avanti?  Quanti soldi dell'Europa avete già speso? Francesi e italiani si credono più furbi degli svizzeri? La Torino Lione è davvero una nostra priorità? Chi ha detto che la Torino Lione è obbligatoria?".

Al termine della manifestazione autorizzata, un gruppo di militanti, a bordo di piccole imbarcazioni, ha violato la zona rossa in mare ed è entrato in contatto con le forze di polizia. Gli agenti, coadiuvati da Guardia Costiera e Guardia di Finanza, hanno utilizzato gli idranti e hanno cercato di impedire alle imbarcazioni di raggiungere piazza San Marco. Stando a quanto riferito dai manifestanti, le imbarcazioni delle forze dell'ordine avrebbero ripetutamente speronato le piccole barchette con le quali i No Tav e No Grandi Navi tentavano di raggiungere piazza San Marco.

Le immagini, postate su twitter da GlobalProject.info, mostrano alcuni momenti di tensione, ma testimoniano anche la partecipazione alla contestazione organizzata dai movimenti:

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