Venezia, nota ristoratrice morta dopo le dimissioni dall’ospedale: indagati due medici
Due sanitari dell’ospedale Sant’Anna di Cona (Venezia) sono indagati per la morte di Noretta ‘Eleonora’ Masiero, la ristoratrice 71enne morta il 16 dicembre poche ore dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso, a cui si era rivolta per uno strano dolore toracico.
Il pm Ciro Alberto Savino dopo aver aperto una inchiesta per omicidio colposo, a seguito della denuncia dei familiari della vittima, ieri (giovedì 28 dicembre) ha inviato gli avvisi di garanzia.
L'iscrizione nel registro degli indagati dei due medici è un atto dovuto, finalizzato a garantire il più ampio diritto alla difesa dei professionisti in vista dell’autopsia e a ricostruire la catena degli eventi che hanno portato alla morte della donna.
Le circostanze da chiarire riguardano il fatto che la 71enne, il giorno prima il decesso (dunque il 15 dicembre) si sarebbe recata al pronto soccorso dell’ospedale di Cona dopo aver accusato un fastidio alla parte destra del torace, e dopo circa due ore, alle 3,30 del mattino di sabato 16 dicembre, era stata dimessa dopo essere stata visitata e sottoposta a una serie di esami diagnostici, soprattutto di tipo cardiaco che non avrebbero fatto emergere nulla di preoccupante.
Da lì ad alcune ore, dopo aver consumato il pranzo, la Masiero si è sentita nuovamente male e dopo essersi fatta accompagnare dal marito sul divano è morta, nonostante l’intervento del 118 i cui operatori nulla hanno potuto fare.
L’ipotesi di reato è quella della cosiddetta “colpa medica”, ovvero omicidio colposo dovuto a un’eventuale negligenza dei sanitari, tale da determinare un nesso causale con la morte della paziente. La Procura ha anche disposto che sul corpo della 71enne venga effettuata l’autopsia.
Noretta ‘Eleonora’ Masiero era molto nota in zona, ristoratrice e socia del ristorante ferrarese ‘Cusina e Butega'.
