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Venezia, i posti letto per turisti superano i residenti: in 50016 contro 49211 cittadini

Per la prima volta, i posti letto a Venezia sono più delle persone che risiedono in città: sono 50016 i posti letto per i visitatori contro le 49211 persone residenti in città.
A cura di Gabriella Mazzeo
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I posti letto per turisti superano ufficialmente per la prima volta i residenti della città di Venezia. Lunedì mattina, le associazioni Ocio (Osservatorio civico per la residenzialità) e Venessia.com hanno presentato il calendario de "La Svendo" che dimostra in venti caselle come la caduta di Venezia nelle mani del turismo selvaggio abbia avuto inizio già una decina di anni fa, con l'espandersi di strutture per i turisti. Una fila di episodi messo uno dietro l'altro e che dimostrano che la situazione attuale è frutto della "volontà di trasformare Venezia in un villaggio turistico".

Oggi, i posti letto per i visitatori sono 50016 contro le 49211 persone che ancora vivono in città. Secondo l'associazione, a contribuire alla "cacciata dei cittadini" sarebbero stati episodi come la vendita a Fortune Oxley srl di Palazzo Papadopoli, ex sede della polizia municipale; il via libera al cambio di destinazione d’uso per la Venezia Tronchetto Real Estate, con 700 camere vicino a Piazzale Roma e così avanti, fino all’ultimo cambio di destinazione d’uso del palazzo dove sorgeva la prima Borsa di Venezia.

Un gruppo di attivisti si è dato appuntamento davanti al monitor conta-turisti, installato lo scorso aprile per segnare ogni giorno il numero dei posti letto esclusivi per i viaggiatori. Lo schermo in questione è idealmente complementare al conta-residenti esposto nella Farmacia Morelli in Campo San Bortolo, ai piedi del Ponte di Rialto.

"A settembre avevamo annunciato che presto il numero dei turisti avrebbe superato quello dei residenti, ma non pensavamo che questo potesse accadere così in fretta, con 800 posti letto in più per i viaggiatori in quasi 3 mesi – hanno sottolineato Matteo Secchi di Venessia.com, Francesco Penzo, Maria Fiano e Remi Wacogne di Ocio e Claudio Moretti della Marcopolo al quotidiano La Repubblica -. Tutto questo si sapeva. La prima casella risale al 2013, con l'approvazione della legge regionale per lo sviluppo e la sostenibilità del turismo veneto che liberalizza le locazioni turistiche". Non si capisce perché ci sia un numero contingentato di tutto, dai ristoranti alle attività, ma non per i turisti" hanno dichiarato le associazioni Ocio e Venessia.com.

"Eppure Venezia da un anno è l’unica città in Italia che avrebbe lo strumento per regolamentare le locazioni turistiche, ma nessuno dell’amministrazione ci mette mano" aggiungono.  Il riferimento è infatti all'Emendamento Pellicani, dal nome dell’ex deputato Pd Nicola Pellicani, che permetterebbe alla giunta di frenare l’avanzata della carica di investitori che arrivano in città. "È tempo di dire davvero basta, non se ne può più, bisogna dire no almeno a chi affitta e non risiede a Venezia" ha sottolineato Matteo Secchi di Venessia.com.

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