Venezia, poliziotta si spara in ospedale durante sorveglianza a detenuta: è in fin di vita
Drammatico episodio questa mattina all'ospedale Civile di Venezia. Una donna, una guardia penitenziaria, ha preso la pistola d'ordinanza e si è sparata alla testa nell'ascensore della struttura sanitaria dove si era recata per sorvegliare una detenuta che era ricoverata. Nonostante lo sparo, la donna, una 28enne di origini calabresi, non è morta ma ora è ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Mestre. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'agente era andata in ospedale per controllare una detenuta del carcere della Giudecca che aveva appena partorito.
Dopo il controllo la 28enne aveva lasciato il reparto di ostetricia e ginecologia e doveva raggiungere alcuni colleghi che la stavano aspettando al piano terra. All'interno dell'ascensore però avrebbe messo in atto il drammatico gesto. Nessuno si è accorto di nulla e solo quando l’ascensore è arrivato al piano terra le persone che erano in attesa per poter salire ai piani superiori si sono trovati di fronte la scena raccapricciante.
L'agente è stata subito soccorsa dai sanitari dell'ospedale e poi trasportata d'urgenza in elicottero all’ospedale dell’Angelo di Mestre dove è stata operata d'urgenza alla testa. Le sue condizioni sono giudicate molto critiche. Come hanno confermato in una nota dal Coordinamento Sindacale Penitenziario (Cosp), la donna è in fin di vita. "Invitiamo governo e ministro a non abbandonare nel duro lavoro dei penitenziari italiani e delle scorte i figli della patria che producono sicurezza" hanoa esortao dla sindacato. Al momento restano sconosciute le cause del tragico gesto.