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Venezia: donna sale sull’autobus col burqa, l’autista ferma la corsa

Una cittadina del Bangladesh è salita su un autobus di Marghera col burqa. L’autista si è rifiutato di proseguire la corsa per motivi di sicurezza.
A cura di danila mancini
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donna col burqa

E' successo a Marghera, provincia di Venezia, dove una donna, salita su un autobus con il burqa, è stata invitata dall'autista a mostrare il suo volto per motivi di sicurezza. Alla fine sono dovute intervenire le forze dell'ordine, che hanno condotto la donna in Questura, dove appunto era diretta per le pratiche del permesso di soggiorno.

Ciò che è successo nella piccola municipalità veneziana, sta facendo molto discutere l'opinione pubblica in merito alla possibilità di indossare, o meno, questo capo d'abbigliamento di tradizione islamica. "Il divieto di burqa è giusto, opportuno e doveroso in ragione al valore contenuto nella nostra Costituzione relativo alla dignità della donna, che non può essere sottoposta a violenze o a comportamenti indotti da gerarchie diverse da quelle della legge", così si è espresso Gianfranco Fini in merito alla decisione del governo francese di vietare il burqa nei luoghi pubblici. Sarebbero favorevoli ad una legge simile anche la Lega Nord e il Pdl.

Risale al maggio scorso il caso della donna islamica che, nei pressi delle Poste centrali di Novara, si è mostrata completamente coperta dal burqa e per questo è stata fermata dai Carabinieri del Comando provinciale, che hanno seguito l'ordinanza del sindaco leghista Massimo Giordano. La donna, dopo essere stata identificata, ha rischiato una multa di 500 euro.

Dopo il caso di Novara, si presenta una situazione simile a Marghera, dove una cittadina del Bangladesh è salita sull'autobus con il burqa. L'autista del mezzo si è però rifiutato di proseguire per motivi di sicurezza e ha più volte invitato la donna a mostrare il suo volto. In un primo momento si è rifiutata, in quanto indossare il burqa è imposto dalla sua religione, ma alla fine ha ceduto e si è tolta il velo. Proprio in quel momento è giunta la polizia, che ha cercato di intervenire in una situazione di scontento generale. Gli agenti hanno appreso dalla donna che era diretta in Questura per le pratiche del permesso di soggiorno e così l'hanno accompagnata insieme al marito e al figlio di sei anni.

Burqa o non burqa: la questione è irrisolta.

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