Venezia, bassa marea straordinaria: “Abbiamo registrato -64 centimetri. I disagi sono notevoli”
In alcune zone di Venezia è stata registrata una marea a -64 centimetri. Canali parzialmente vuoti e gondole arenate. Le immagini hanno fatto il giro del mondo.
Come però spiega Alvise Papa, responsabile al Centro Previsione e Segnalazione Maree di Venezia della Protezione Civile: "I fenomeni di bassa marea di questi giorni sono assolutamente normali per il periodo. Tutti gli anni, infatti, si posiziona nell'Europa centro settentrionale l'anticiclone tra il periodo di Natale e i primi di febbraio". Sarebbe proprio questo posizionamento a determinare un aumento della pressione che abbassa i valori della marea.
"I valori questa volta sono importanti", continua Alvise Papa, "abbiamo registrato -64 centimetri e i disagi sono notevoli perché come per l'acqua alta, anche con la bassa marea i mezzi pubblici hanno difficolta a navigare alcuni canali".
Si può pensare ad un fenomeno legato ai cambiamenti climatici? "No, perché è meteorologico, ma in un certo senso ci rientra perché una trentina di anni fa, negli anni '90 noi registravamo una quindicina di eventi di questo livello con ricorrenza annuale, invece negli ultimi 15 e 20 anni ne registriamo due o tre all'anno", spiega Alvise Papa. "L'aumento del livello medio del mare, in questi ultimi tre anni, sta un po' calando, ma si tratta di una fluttuazione normale: siamo comunque a più 30 centimetri rispetto all'inizio del 1900 quindi la frequenza delle basse maree sta diminuendo, mentre la frequenza delle alte maree sta aumentando, perché aumenta la probabilità di incidenza dei fenomeni metereologici sul valore medio dell'alta marea".
Sul fenomeno bassa marea straordinaria a Venezia, Fanpage.it ha intervistato anche il Presidente Veneto di Legambiente, Luigi Lazzaro. "Gli eventi estremi oggi, catalizzano l'interesse nel mondo della comunicazione, del turismo e della cittadinanza. Questo è un bene. Il fenomeno di bassa marea a Venezia di questi giorni è un fenomeno prettamente meteorologico che però ci deve anche far riflettere sullo stato di salute dei canali veneziani".