Venezia, acqua alta ad agosto: evento raro accaduto solo nel 1995 e 2020
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Sebbene si tratti di un evento piuttosto raro per il mese di agosto l'acqua alta è tornata a Venezia. È accaduto ieri sera, con una punta massima di un metro sul medio mare, alle 23.20, facendo rivivere per la terza volta in epoca recente – le misurazioni ufficiali vanno dal 1872 – questo ‘scherzo' della natura, già osservato nel 1995 e nel 2020.
Le previsioni del Centro maree avevano annunciato l'aumento del livello della laguna per ieri sera, complice un passaggio perturbato, ed un rinforzo di vento di scirocco. E la previsione ha colto nel segno: un picco di un metro, dalle 23.20 alle 23.30. Con queste misure il Mose non è stato comunque attivato. L'evento ha avuto fortunatamente solo conseguenze scenografiche: con un metro si allaga solo il 5% del centro storico e solo Piazza San Marco – il punto più basso – è stata sommersa da 10-15 centimetri d'acqua. La Basilica in ogni caso è stata protetta dalla barriera semovibile di pannelli in vetro. Tutto si è risolto così in una esperienza spettacolare per i turisti, che non si sono fatti mancare video e selfie con l'acqua alta d'agosto.
Nei giorni scorsi Venezia è balzata agli "onori delle cronache" a causa di un allarme lanciato dall'Unesco, che ha chiesto di inserire la città nella lista dei Patrimoni dell’umanità in pericolo, sottolineando come "il continuo sviluppo, gli impatti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa rischiano di provocare cambiamenti irreversibili all’eccezionale valore universale" di Venezia, che è stata riconosciuta patrimonio mondiale dell'umanità nel 1987. Al centro della raccomandazione degli esperti vi sono una serie di fattori, come la gestione del turismo di massa, lo sviluppo urbano eseguito senza valutazione di impatto, la presenza di un gran numero di imbarcazioni a motore e, in generale, i problemi ambientali della laguna.